Gorizia, la Biblioteca Statale Isontina ospiterà la mostra ‘Profughi’

Gorizia, la Biblioteca Statale Isontina ospiterà la mostra ‘Profughi’

L’EVENTO

Gorizia, la Biblioteca Statale Isontina ospiterà la mostra ‘Profughi’

Di REDAZIONE • Pubblicato il 23 Set 2025
Copertina per Gorizia, la Biblioteca Statale Isontina ospiterà la mostra ‘Profughi’

In occasione delle ‘Giornate Europee del Patrimonio’, dal 27 settembre all’11 ottobre, Gorizia propone un’esposizione su 17 pannelli che ripercorre la storia del campo profughi di Wagna.

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Le Giornate Europee del Patrimonio - European Heritage Days - costituiscono il più partecipato degli eventi culturali in Europa, promosso dal 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea. Lo scopo della manifestazione è far apprezzare e conoscere a tutti i cittadini il patrimonio culturale condiviso e incoraggiare la partecipazione attiva per la sua salvaguardia e trasmissione alle nuove generazioni.

In Italia, com’è ormai tradizione, ogni anno aderiscono all’iniziativa moltissimi luoghi della cultura, tra musei, gallerie, aree e parchi archeologici, complessi monumentali, biblioteche e archivi, costruendo un’offerta culturale estremamente variegata, basata su un tema di riflessione comune, ogni anno diverso, e con un calendario che supera i mille eventi su tutto il territorio nazionale.

Si compone così uno straordinario racconto corale, che rende bene l’idea della ricchezza e della dimensione “diffusa” del Patrimonio culturale nazionale: da quello più noto dei grandi musei alle meno conosciute eccellenze che quasi ogni città può vantare e deve valorizzare. Un’occasione, inoltre, per far conoscere i progetti elaborati dai singoli istituti e per continuare a rafforzarne lo stretto legame con i rispettivi territori e con le loro identità culturali.

Per questo, il 27 e 28 settembre, la Biblioteca Statale Isontina, in collaborazione con il Centro Studi politici economici e sociali “Sen. Antonio Rizzatti” di Gorizia, propone la mostra “Profughi”, un’esposizione su 17 pannelli che, realizzata dieci anni fa dalla Parrocchia dei santi Lorenzo e Domenica in Ronchi dei Legionari e ora riproposta in un nuovo formato, ripercorre la storia del campo profughi più noto della Prima Guerra Mondiale, quello di Wagna presso Leibnitz, in Stiria, che ospitò le popolazioni del Goriziano dal 1915 al 1919.

Un’esposizione che sarà aperta il 27 settembre e che rimarrà a disposizione di tutti negli orari di apertura della Biblioteca Statale Isontina fino all’11 ottobre. La mostra, sistemata e digitalizzata, si inserisce nei più ampi progetti del Centro Studi Rizzatti “In anima e corpo: profuganza e ritorno nel Goriziano, cent’anni dopo”, finanziati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia nell’Avviso storico etnografico progetti per eventi e manifestazioni – anno 2023 e Avviso Manifestazioni di divulgazione della cultura umanistica, approvato con deliberazione della Giunta regionale 1673/2023. L’inaugurazione si terrà sabato 27 settembre alle 17.

I pannelli, curati da don Lorenzo Boscarol, vogliono essere un racconto vivo delle vicende di quegli anni e costituire al tempo stesso un ricordo del sacerdote bisiaco scomparso nel 2021 che ha contribuito in modo sostanziale al mantenimento dei rapporti con la città austriaca. Il progetto gode del partenariato del Centro per la Conservazione e valorizzazione delle tradizioni popolari di Borgo San Rocco, a Gorizia, della Pro Loco Fogliano Redipuglia, della Società Filologica Friulana, del Comune di Wagna e della Parrocchia dei santi Lorenzo e Domenica di Ronchi dei Legionari.

Foto Consorzio Culturale del Monfalconese

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