Gorizia assapora il serpentone di strucoli, Marco cucina il più buono

Gorizia assapora il serpentone di strucoli, Marco cucina il più buono

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Gorizia assapora il serpentone di strucoli, Marco cucina il più buono

Di Rossana D'Ambrosio • Pubblicato il 18 Nov 2023
Copertina per Gorizia assapora il serpentone di strucoli, Marco cucina il più buono

La festa ha ricordato quella svoltasi nel 1997, sempre in via Rastello. Il ricavato della giornata dedicato alla causa dei Bambini farfalla.

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Le luci dei lampioni e uno spicchio di luna illuminano via Rastello, che si veste a festa per accogliere il lungo serpente di strudel. Cento metri di dolce da immortalare con lo smartphone e poi gustare in compagnia. Si è svolta quest'oggi - in una delle strade più antiche e affascinanti di Gorizia - lo Strucolo day, occasione per assaporare il dolce tipico della tradizione locale, proposto dalla Pro loco con pasticcerie e panifici della città. La mela è il cuore del dolce. Un ripieno di uvetta e pinoli - aromatizzato con la cannella e abbracciato dalla pasta sfoglia - che ha origini antiche.

Con un’offerta libera interamente devoluta all’associazione Le ali di Camilla, è stato possibile degustare il dolce, supportando anche la ricerca a favore della “sindrome dei bambini farfalla”. “Sono commossa dalla solidarietà che ci sta dando questa città” ha ammesso con emozione Stefania Bettinelli, presidente dell’associazione modenese. “Noi siamo lontani, ma abbiamo questa famiglia meravigliosa che ci ospita. L’abbraccio non lo state dando soltanto a noi, ma soprattutto a loro, che hanno la possibilità di girare per le strade di questa meravigliosa città".

"Rebecca sa che voi non fate mille domande, che conoscete bene la sua situazione. Vi ringraziamo infinitamente”. Una malattia genetica rara e invalidante – quella dell’epidermolisi bollosa – in cui i piccoli pazienti lottano con coraggio, ma caratterizzati da una fragilità simile a quella delle ali di farfalla. Un momento di vicinanza alle famiglie dei malati, “che aiuta molto, specialmente i malati rari”, come quella manifestata da Rebecca Tomasi con i suoi portachiavi. L’indomani sarà ancora possibile acquistare gli articoli della designer e artigiana, in piazza Vittoria 62. Il ricavato sarà interamente devoluto all’associazione.

A portare i saluti dell’amministrazione comunale è stato poi l’assessore comunale alla promozione turistica Luca Cagliari. “L’iniziativa rientra nel Let’s Go weekend, e questa è stata una delle prime idee presentate, con la quale abbiamo voluto portare questo dolce tipico, anche a memoria di una vecchia iniziativa, svolta nel 1997 in questa stessa strada”, ha ricordato l’assessore riferendosi alla realizzazione lontana nel tempo, che raggiungeva i trecento metri.

Oggi come allora, via Rastello era gremita di adulti e bambini. Con la differenza che alla fine degli anni Novanta il dolce si dipanava sulle tavolate fino ai portici, accompagnato dalle note soffuse dell’Adeste fideles che preannunciava il Natale, mentre la serata di quest’anno è stata scandita dalla musica ad alto volume del dj Liv Bignami e anticipata di un mese. “Speriamo che basti per tutti, il dolce – ha commentato Cagliari -. Altrimenti il prossimo anno arriveremo a centocinquanta. Ringrazio la Pro loco, l’associazione di Via Rastello e chi ha partecipato alla sfida. Ricordate l’offerta per l’associazione”, ha concluso augurando buon appetito.

Un’occasione per gli stessi cittadini, chiamati a partecipare al contest “lo Strucolo de pomi più buono della città”, concorso durante il quale, a partire dalle ore quattordici e fino alle quindici era prevista la consegna di due porzioni del proprio dolce presso via Rastello 62. Dal contest sono stati selezionati i primi tre classificati. Ad aggiudicarsi il primo posto, Marco Erjavec. Il quale ha partecipato con uno strucolo “su cui siamo stati tutti d’accordo fin da subito”, ha rivelato il membro della giuria Lucio Bernot dell’Azienda agricola Casa delle rose.

Secondo posto per Irene Devetak, mentre terzo per Elinda Zuccalà. “Manifestazione bellissima – ancora Bernot -. Abbiamo degustato i migliori strudel che si possano assaggiare a Gorizia. All’inizio c’è stato un po’ d’imbarazzo, perché assaggiando i primi pezzi non si sa dove si arriva. Poi, quando siam partiti bene con le degustazioni, abbiamo trovato un punto d’incontro sul vincitore. Una piacevolissima esperienza, da ripetere”.

Sulle tavole era invece disposto il serpentone formato dagli strudel dei ristoratori e delle pasticcerie, fuori concorso. Fra questi, lo strudel di Biljana Ceranic, che ha aperto un laboratorio domestico di dolci balcanici. Le sue specialità spaziano dalla baklava alle tulumbe, alla bajadera che è possibile ordinare telefonicamente. “Ho aperto un laboratorio, a casa mia, chiamato ‘Dolce piacere’. Produco dolci tipici dei Balcani, ma me la cavo anche con gli strudel”, ammette. Lunghe file, per degustare il dolce goriziano. Un’occasione di richiamo, che ha addolcito la serata con risate e momenti per stare insieme.

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