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Gorizia approva il bilancio dopo otto ore in Aula, Ziberna fissa gli obiettivi

Approvati con 24 voti a favore sia il Documento di programmazione che il bilancio, Ziberna: «Corriamo con uno zaino pesante sulle spalle».
L’approvazione del bilancio di previsione è arrivato dopo quasi sette ore di seduta, nelle quali le varie forze politiche hanno delineato la propria visione di Gorizia. In quella che è forse la riunione del Consiglio comunale più attesa dell’anno, iniziata alle 9 di mattina e terminata poco dopo le 17, sono stati così approvato il documento finanziario e il relativo Documento unico di programmazione che delineeranno l’attività dell’amministrazione nei prossimi mesi. Atto che per il 2024 conta circa 150 milioni di euro.
Le parole del sindaco
Molti i punti sollevati dai banchi dell’opposizione, che hanno registrato anche la critica uscita dall’Aula di Franco Zotti (Zotti contro tutti) poco dopo l’intervento del sindaco Rodolfo Ziberna. Il primo cittadino ha anticipato i due corposi provvedimenti con una sua lunga relazione, nel quale ha sottolineato il lavoro fatto dagli uffici: «Possiamo parlare di stress da crescita, a causa della mole di misure da porre in essere in questi mesi derivanti dallo straordinario appuntamento di GO!2025, ma è comunque sempre uno stress».
Ha quindi ricordato il coinvolgimento di numerosi soggetti per preparasi al meglio in vista della Capitale europea della cultura, in una corsa contro il tempo per concludere più lavori possibili: «Siamo stati accusati di aver avviato tanti cantieri e di non averli ancora chiusi. Anni fa un autorevole esponente del centro sinistra regionale accusò Gorizia di essere immobile e che ciò lo si vedeva dalla assenza di cantieri. Oggi ci si accusa esattamente dell’opposto, coerentemente con la posizione assunta da certa parte politica di essere contrari a prescindere».
Difendendo ancora l’operato della macchina comunale, ha rilevato che «senza dubbio uno degli sport più praticati in Italia è quello di criticare i dipendenti pubblici e più in generale l’ente pubblico, ma dobbiamo andare orgogliosi dei nostri dipendenti, nella consapevolezza che stiamo tutti correndo con uno zaino pesante sulle spalle, dovuto a leggi e leggine che, proprio perché ente pubblico, hanno lo scopo di tutelare trasparenza, concorrenza, legittimità ed altri interessi legittimi diffusi che non appartengono al mondo del privato».
Gli obiettivi
Ha quindi fissato gli obiettivi su cui puntare: turismo, formazione, insediamento di nuove imprese, welfare e cultura. Ha quindi ribattuto alle accuse di "commissariamento": «Chi fa queste osservazioni potrebbe dedicare un po' di tempo a studiare la lingua italiana». Poi il passaggio sulle radici «anche slovene, oltre che friulane ed ovviamente italiane, della nostra città. Un territorio di confine qual è il nostro necessariamente nel corso del tempo ha avuto la fortuna di arricchirsi grazie alla propria storia, ai propri cittadini che l’hanno scritta».
Gli interventi
Dopo questa relazione e quella dell’assessore al bilancio, Paolo Lazzeri, la parola è passata ai revisori dei conti prima di aprire il dibattito. Un confronto lungo e serrato, nel quale gli esponenti di minoranza non hanno mancato critiche. «Le risposte che ci sono state date oggi e la gestione della cosa pubblica in questi due anni - così Giulia Roldo (Martina sindaco) - fa pensare che lo "zaino pesante" citato dal sindaco è la politica». Dario Obizzi (Forza Italia) ha elogiato Dup e bilancio, osservando però un utilizzo più limitato dell’avanzo di amministrazione.
Laura Fasiolo ha espresso la contrarietà del Pd: «Ho presentato una serie di emendamenti che non so che fine faranno, spero che possano essere delle indicazioni che rimarranno». Andrea Picco (Noi, mi, noalstris Go) ha espresso timore «che ci sia un rischio alle porte: quello della sbornia collettiva che però non fa i conti con la realtà attuale. Se togliessimo la Capitale europea della cultura, la fotografia della città sarebbe agonizzante». Emanuele Traini (Ragione Autonoma Fwd), lamentando di non aver ricevuto la documentazione prima della seduta, ha rilevato che alcuni cantieri importanti termineranno solo nel 2026.
La votazione
Alla fine sia il Dup che il bilancio hanno raccolto 24 voti a favore. Nel corso delle lunghe ore di confronto, molti hanno chiesto anche conto dello stato del nuovo Piano regolatore. «Stiamo procedendo - ha rassicurato la vicesindaca con delega all’Urbanistica, Chiara Gatta - è stata affidata all’Isig e all’Università di Trieste la parte del sondaggio con lo studio e abbiamo avuto non pochi rallentamenti. Il documento di sintesi è stato ultimato poco tempo fa, da cui abbiamo estratto le linee guida che passeranno in giunta, commissione e consiglio comunale».
Foto Tibaldi
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