Gorizia, l’Alpe Adria Puppet Festival porta in scena la sostenibilità ambientale e sociale con sei diverse compagnie teatrali

Gorizia, l’Alpe Adria Puppet Festival porta in scena la sostenibilità ambientale e sociale con sei diverse compagnie teatrali

IL FESTIVAL

Gorizia, l’Alpe Adria Puppet Festival porta in scena la sostenibilità ambientale e sociale con sei diverse compagnie teatrali

Di Redazione • Pubblicato il 24 Set 2025
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Al via dal 3 all’8 ottobre tra Gorizia e Nova Gorica la 34esima edizione dell’evento. Le varie compagnie internazionali racconteranno il nostro presente attraverso il teatro di figura iperrealistico.

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Si stanno ormai contando i giorni per l’apertura della 34esima edizione dell’Alpe Adria Puppet Festival di Gorizia e Nova Gorica, in programma da venerdì 3 a mercoledì 8 ottobre nella Capitale Europea della Cultura 2025. La manifestazione organizzata dal CTA di Gorizia con la direzione artistica di Roberto Piaggio promuove la sua vocazione borderless, presente nel dna dell’evento sin dalle sue origini.

Il festival dedicato al teatro di figura quest’anno conta infatti numerosi progetti atti ad abbattere le barriere grazie anche ai sei spettacoli del progetto Transport, un progetto sostenuto dalla Commissione europea all’interno del programma Creative Europe.

Gli spettacoli, presentati in anteprima nazionale, affrontano tematiche di stringente attualità come la sostenibilità ambientale e sociale. Le performance parlano infatti del
difficile equilibrio fra invasività e indispensabilità dei mezzi di trasporto nella società contemporanea, senza trascurare l’impatto che i ritmi accelerati del giorno d’oggi
hanno sulla vita di ognuno di noi.

A salire sui palcoscenici allestiti nella Sala Dom Močnik di via San Giovanni e nella nuova e spaziosa sala dell’EPICenter saranno sei compagnie internazionali: dalla
Slovenia, il Maribor Puppet Theatre e il Ljubljana Puppet Theatre, dalla Polonia il Białostocki Teatr Lalek, l'Eesti Noorsooteater dall’Estonia, Klaipėdos lėlių teatras
dalla Lituania e dalla Repubblica Ceca il Divadlo Alfa. Diverse le provenienze, diversi i singoli argomenti ma unico il format degli spettacoli, tutte performance di teatro
Iperrealistico in miniatura, proposte con brevi testi in inglese e sottotitoli in italiano.

Identici anche la durata di ciascuno di essi - 40 minuti - e il target di pubblico che va dai 15 anni in su, per un massimo di 30 persone, limite stretto richiesto dalla necessità di avere una visione ravvicinata dell’esibizione. Per garantire la più ampia accessibilità agli spettacoli, ogni performance verrà replicata più volte nelle giornate del festival dove è gradita la prenotazione.

A garantire uniformità al progetto Transport il team che lo ha plasmato, con la direzione di Tin Grabnar, la drammaturgia di Ajda Rooss, la scenografia di Sara Slivnik, le musiche di Mateja Starič, i costumi di Tina Bonča, le luci di Gregor Kuhar e i modelli 3D di Aleksander Andželović. Negli spettacoli sono infatti delle statuine realizzate con stampante 3D, continuamente movimentate dagli attori, a interpretare il dramma seguente un incidente stradale, a dimostrare l’impatto rovinoso del progresso sull’ambiente naturale, a mostrare come un aeroporto diventa il microcosmo della globalizzazione, a evidenziare l’impatto della politica sulle crisi internazionali, a svelare l’inconsistenza del desiderio umano di raggiungere vette sempre più alte, a fare riflettere sulle conseguenze di un disastro nucleare.

I diorami accuratamente preparati come palcoscenici delle singole performance catapultano gli spettatori in una realtà parallela resa più palpabile dal continuo e attento gioco di luci e suoni che accompagna lo spettacolo. «Le crisi ecologiche dei nostri tempi – afferma il direttore del progetto Tin Grabar – possono farci percepire la nostra schiacciante passività. Per agire in modo significativo, dobbiamo capire le forze ecologiche e sociali che plasmano il nostro mondo e il nostro ruolo. Il teatro, storicamente un laboratorio di cambiamento sociale offre uno spazio di riflessione, dibattito e permette di esplorare delle soluzioni». 

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