Gorizia accoglie la Carovana Uil: oggi si parla di salute, sicurezza e Intelligenza Artificiale

Gorizia accoglie la Carovana Uil: oggi si parla di salute, sicurezza e Intelligenza Artificiale

IL PRESIDIO

Gorizia accoglie la Carovana Uil: oggi si parla di salute, sicurezza e Intelligenza Artificiale

Di F.D.G. • Pubblicato il 16 Mag 2025
Copertina per Gorizia accoglie la Carovana Uil: oggi si parla di salute, sicurezza e Intelligenza Artificiale

Ieri si è parlato di lavoro precario, sicurezza, prevenzione e dimensione frontaliera. Attesi sul palco gli assessori regionali Rosolen e Callari.

Condividi
Tempo di lettura

Come annunciato nei giorni scorsi, nella giornata di ieri e in quella di oggi la sensibilizzazione contro il lavoro precario sarà il tema principale a pulsare nel cuore di Gorizia: è arrivato ed è tuttora in piazza Vittoria, infatti, il palco mobile della Carovana Uil, che ha scelto il capoluogo isontino come tappa della “tournée” regionale sindacale che accende i riflettori sulle principali problematiche del mondo del lavoro con un occhio di riguardo per i cosiddetti ‘lavoratori fantasma’.

Il precariato in Italia è difatti molto forte: «Oltre l’80% delle nuove assunzioni sono a tempo determinato, e il ‘gender gap’ tra uomo e donna, sia salariale sia occupazionale, è molto marcato». Questi i dati citati nell’intervento introduttivo della sessione di ieri, cominciata alle ore 10.30, dal segretario generale Uil Fvg Matteo Zorn. Migliore è la situazione in Friuli Venezia Giulia, ha proseguito Zorn, «con il 4% di disoccupazione e il 70% di occupazione», ma il fatto che «la maggioranza degli occupati sono 40-50enni» evidenzia «una scarsa occupazione giovanile» che va di pari passo «al problema che i giovani abbandonano la regione».

Secondo il segretario sindacale, due sono i “tipi” di precariato su cui bisogna vigilare: un «precariato illegale, che è il lavoro nero, il sommerso, fatto di elusioni normative, caporalato e ancora peggio» e uno «legale, fatto di contratti di lavoro atipici». Ben diversa è la «buona flessibilità», ha concluso Zorn, «quella che viene contrattata con le parti sociali, quella che è propedeutica all’assunzione in azienda e non per utilizzare una persona e non assumerla mai: questo è il modo di tirare via il futuro alle giovani generazioni».

Mista e numerosa è stata la platea della carovana, con anche la partecipazione di studenti delle scuole superiori. Proprio ai giovani il presidente del patronato Ital-Uil Giuliano Zignani ha rivolto un appello al «coraggio di dire no ai cosiddetti contratti pirata, spogliati dei diritti e delle garanzie del lavoro che sempre più spesso vengono proposti dalle aziende invece dei contratti collettivi firmati dai sindacati più rappresentativi».

Focus dell’intervento di Zignani anche la sicurezza sui luoghi di lavoro: «C’è bisogno di una battaglia politica e culturale per mettere le basi per la prevenzione, per mettere al centro la persona. Questo è un Paese che mette al centro il profitto, e non possiamo dipingere il mondo imprenditoriale come se questi fossero dei benefattori». «Ci sono persone serie – ha evidenziato ancora – ma nel mondo imprenditoriale ci sono anche delinquenti come quelli che tolgono i dispositivi di sicurezza e mettono a rischio la vita delle persone».

Terzo grande tema della prima giornata della Carovana è stato il lavoro frontaliero, con un’attenzione particolare su Gorizia e Trieste. A parlarne è stato Michele Berti, responsabile dell’Ufficio internazionale di Uil Fvg. «C’è un flusso quotidiano di circa 10mila lavoratori frontalieri dentro e fuori il Friuli Venezia Giulia, per quasi l’80% irregolare, per lo più nel settore domestico, dove è più difficile verificare le irregolarità – così Berti – in questo contesto la precarietà e il sommerso sono alimentati da ostacoli normativi e burocratici al lavoro regolare, che sono un freno all’emersione del lavoro irregolare». «Quando si tratta del prelievo fiscale sul lavoro, si fanno avanti due Paesi, ma quando si tratta di erogare servizi scompaio entrambi» ha concluso il sindacalista, denunciando una «cecità assoluta da parte delle nostre istituzioni» poiché «la paranoia di non erogare troppi servizi agli immigrati, ha penalizzato gli stessi cittadini italiani».

Gli appuntamenti di oggi, venerdì 16 maggio, vedranno alle ore 10 salire sul palco della Carovana l’assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, la segretaria confederale Uil, Ivana Veronese, il segretario generale Feneal-Uil, Vito Panzanella, Mauro Sasso (coordinamento Artigianato), Dario Bruni (presidente Ebiart Fvg) e Antonio Verrillo (Rlst Uil Fvg), che si confronteranno sul tema "bilateralità, salute, sicurezza e morti sul lavoro". Alle 11.30 si parlerà di intelligenza artificiale e lavoro, con l’esperto IA della segreteria generale Uil, Francesco Maria Gennaro, il docente dell’Università di Udine Angelo Montanari e Francesco Passador (ufficio marketing dell’azienda Isonlab), affiancati da una rappresentanza studentesca. In chiusura della tappa isontina di Uil, alle 13.30 l’intervento e il saluto istituzionale dell’assessore regionale al Patrimonio e sistemi informativi, Sebastiano Callari, a nome del presidente della Regione.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione

×