Gorizia, al via la 44esima edizione del Premio Sergio Amidei

Gorizia, al via la 44esima edizione del Premio Sergio Amidei

IL FESTIVAL

Gorizia, al via la 44esima edizione del Premio Sergio Amidei

Di REDAZIONE • Pubblicato il 17 Lug 2025
Copertina per Gorizia, al via la 44esima edizione del Premio Sergio Amidei

Dal 17 al 23 luglio film, incontri e proiezioni con protagonisti come Ferzan Ozpetek. Questa sera al Kinemax verrà proiettato ‘Tomboy’ di Céline Sciamma, alle 21.15 al Parco Coronini Cronberg si terrà il Palio Cinematografico Studentesco Regionale e Transfrontaliero.

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Dal 17 al 23 luglio, Gorizia ospita la 44esima edizione del Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura “Sergio Amidei”, appuntamento culturale nazionale di riferimento per la scrittura cinematografica, con proiezioni e incontri che abbracciano tutta la città di Gorizia, da Piazza Vittoria al Kinemax, dalla Mediateca “Ugo Casiraghi” alla restaurata sede del Parco del Palazzo Coronini Cronberg, a via Rastello “Via della Creatività” di BorGo Cinema.

Quest’anno inserito nel ricco calendario di eventi di GO!2025, il Premio Sergio Amidei è si conferma come un riconoscimento fondamentale nel panorama cinematografico italiano ed europeo perché celebra la centralità della scrittura per il cinema come atto creativo, culturale e civile. Intitolato a uno dei padri del Neorealismo – sceneggiatore di capolavori come Roma Città Aperta – il Premio non solo onora l’eredità di un autore che ha raccontato la verità del dopoguerra con sguardo lucido e umano, ma promuove anche una riflessione costante sul valore etico e narrativo della sceneggiatura. Istituito a Gorizia, crocevia di culture e storie, il Premio Amidei rappresenta un luogo simbolico dove il cinema incontra la memoria, l’impegno e l’innovazione, dando voce a quegli autori che, come Amidei, scelgono di scrivere non solo per intrattenere, ma per interpretare il mondo.

Ogni anno il Premio "Sergio Amidei" attribuisce il Premio all’Opera d'Autore a un regista o sceneggiatore che è stato capace di costruire nel corso della propria carriera un percorso artistico autoriale originale. Nelle passate edizioni il Premio è stato assegnato a grandi maestri del cinema tra i quali Fabio Carpi, Abbas Kiarostami, Bertrand Tavernier, Ken Loach, Edgar Reitz, Paul Schrader, Robert Guédiguian, Wim Wenders, Paolo e Vittorio Taviani, Giuliano Montaldo, Patrice Leconte, Miklós Jancsó, Álex de la Iglesia, Carlo Verdone, Silvio Soldini, Mario Martone, Margarethe von Trotta, Jean-Pierre e Luc Dardenne, Pupi Avati, Michel Hazanavicius e Asgar Farhadi, Marco Bellocchio e Giuseppe Tornatore. Autori che, dopo essere stati ospiti a Gorizia, ancor oggi onorano il Premio della loro amicizia, nel segno di una comunanza di valori idealmente ispirata all’eredità di Sergio Amidei. Nel 2025 il Premio va a due grandi protagonisti del cinema contemporaneo Ferzan Ozpetek e Céline Sciamma.

Venerdì 18 Ozpetek incontrerà nuovamente il pubblico in occasione della tavola rotonda con Paolo Mereghetti ed Eleonora Degrassi. L’evento è programmato a partire dalle 18 nella sala 2 del Kinemax.

Nel corso della giornata, sarà possibile vedere i suoi: Napoli velata (2017, sceneggiatura di Gianni Romoli, Valia Santella e Ferzan Özpetek), in sala 1 alle 10.30; Le fate ignoranti (2001, sceneggiatura di Gianni Romoli & Ferzan Özpetek), in sala 2 alle 14 e si concluderà con La finestra di fronte (2003, sceneggiatura di Gianni Romoli & Ferzan Özpetek).

Noto per un cinema intimo, emotivo e sensuale; incentrato su temi come l’identità, la memoria, la famiglia elettiva e l’amore in tutte le sue forme, Özpetek combina il melodramma con un'estetica elegante e teatrale, spesso ambientando le sue storie in spazi domestici che diventano veri e propri luoghi dell’anima. 

Spazio anche alla rassegna dedicata all’altra vincitrice del Premio all’opera d’Autore, la regista e sceneggiatrice francese Céline Sciamma. Di lei – una delle voci più originali del cinema europeo contemporaneo, celebrata per il suo sguardo poetico e politico sull’identità di genere, l’infanzia e l’adolescenza – oggi si potrà assistere alla proiezione di Tomboy (2011, sceneggiatura e regia di Céline Sciamma) alle 22, in sala 2 del Cinema di Gorizia. 

Avrà inoltre luogo, a partire dalle 21.15 al Parco Coronini Cronberg, la serata del Palio Cinematografico Studentesco Regionale e Transfrontaliero. Arrivato alla sua quarta edizione, il Palio è un progetto culturale e di formazione destinato agli studenti delle scuole superiori di secondo grado del Friuli Venezia Giulia e della Primorska, in Slovenia. Il progetto ha l’obiettivo di avvicinare i giovani al linguaggio cinematografico e ai mestieri del cinema attraverso corsi tenuti direttamente negli istituti e stimolandoli alla creazione di cortometraggi da loro scritti, diretti e montati.

Il Premio Sergio Amidei ospita il cortometraggio vincitore del Premio Miglior Sceneggiatura, quest’anno ex aequo a The Forestry Report e La tela della fenice. Il primo cortometraggio, co-diretto da un collettivo, è stato premiato per aver raccontato una storia con uno stile asciutto e puramente visivo, senza il bisogno di alcun dialogo. Il secondo è stato invece prodotto dagli studenti del Liceo Artistico Statale Enrico Galvani di Cordenons e ha ricevuto il riconoscimento per aver saputo affrontare, con efficacia e profondità, il tema della scelta del proprio futuro e il coraggio di cambiare.

Quest’anno le migliori opere cinematografiche finaliste al Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura scelte dalla giuria composta dai registi e sceneggiatori Marco Risi, Francesco Munzi, Francesco Bruni e Massimo Gaudioso; dagli sceneggiatori Marco Pettenello e Doriana Leondeff; dall’attrice Giovanna Ralli e dalla produttrice Silvia D’Amico, in quanto interpreti del mondo, sono sette opere, tra nazionali e internazionali, da Francia e Regno Unito.

Dopo essere partiti nella serata di ieri con El Paraíso (IT 2023, 106’, sceneggiatura e regia di Enrico Maria Artale), oggi è il turno del film La gazza ladra (FR 2024, 101’), sceneggiata da Robert Guédiguian e Serge Valletti, regia di Robert Guédiguian. In breve: «Nel cuore popolare dell’Estaque, Maria vive tra dedizione e segreti, curando gli anziani mentre culla il sogno della musica. Per amore del nipote e per un frammento di bellezza, compie piccoli furti silenziosi che mineranno il suo mondo.

La sezione “Sguardi indipendenti”, curata da Steven Stergar e giunta al suo sesto appuntamento, continua l’indagine nell’ambito del cinema indipendente italiano attraverso le opere di cineasti rappresentativi e quest’anno l’autrice scelta è la documentarista Federica Di Giacomo. Stamattina, terminata la rassegna dedicata a lei, è stato proiettato Il palazzo (2021).

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