IN CONSIGLIO REGIONALE
Gorizia, 15mila euro al Comune per una pubblicazione dedicata alla Comunità Ebraica cittadina. Passa l’emendamento Bullian
«Un contributo per valorizzare questa presenza» così da riscoprirne storia, luoghi e figure che testimoniano questa eredità.
«Nell'ultima seduta del Consiglio regionale è stato approvato, quasi all'unanimità, il mio emendamento che prevede un contributo a favore del Comune di Gorizia per la realizzazione di una pubblicazione aggiornata e completa dedicata alla 'Gorizia ebraica', sulla quale mi ero preventivamente confrontato con il sindaco Ziberna e l'assessore Artico». Ad affermarlo in una nota è Enrico Bullian, consigliere regionale del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg.
L'esponente regionale riferisce che si tratta di un intervento «di modesta entità» - del valore di 15mila euro - ma «di forte significato». «Rafforzare la memoria, onorare l'identità storica della città e tracciare un monito per il futuro - continua Bullian - il patrimonio da valorizzare è, infatti, quello della 'Gorizia ebraica', a partire dalla sinagoga e dal ghetto, fino alla casa di Ascoli, il giardino Bruno Farber, le pietre d'inciampo, il cimitero ebraico di Valdirose e le opere di Carlo Michelstaedter, figura di rilievo nel panorama culturale e sociale di fine Ottocento-inizio Novecento».
«La sinagoga di Gorizia, ad esempio - si legge ancora nel comunicato dell'esponente civico - fu costruita nel 1756 all'interno dell'antico ghetto ebraico cittadino. Rimase attiva fino al 1969, anno in cui la comunità israelitica fu accorpata a quella di Trieste, iniziando un lungo periodo di abbandono. Solo nel 1984 il Comune di Gorizia avviò un importante restauro, dopo l'unico precedente intervento di manutenzione del 1894 a cura dell'ingegnere Emilio Luzzato. Sebbene il complesso architettonico non sia attualmente adibito al culto in modo regolare, esso è stato riaperto a visite pubbliche a partire dal primo luglio 2025, con gestione diretta da parte del Comune di Gorizia».
«Al piano terra, infatti, sono attivi i lavori per l'aggiornamento e il riallestimento del Museo della Gerusalemme sull'Isonzo, istituito in forma permanente dal 1998, oltre a una raccolta delle opere pittoriche dello stesso Michelstaedter. Questi luoghi e queste testimonianze fanno eco a quella che è la vera essenza di Gorizia: una città caratterizzata da pluralismo identitario e culturale, di cui la comunità ebraica è parte. Inoltre, lo studio e la valorizzazione di questa realtà possono avere un ruolo sostanziale nel ricordare anche le tragedie del Novecento, in particolare la Shoah, e porsi come strumenti di memoria storica, oltre a formare - con consapevolezza e valore culturale - una coscienza collettiva di contrasto a ogni forma di antisemitismo e intolleranza, che purtroppo registriamo in costante aumento dopo il 7 ottobre 2023. Credo vada anche in questa direzione il segnale che ha voluto dare il Consiglio regionale approvando l'emendamento» conclude Bullian.
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