le interrogazioni
Go! 2025, nuovo consiglio comunale delle tre città Gect per giugno
Tra le richieste, anche lo stato dei lavori alla Valletta e in castello. Attenzione sulla velocità in via Paolo Diacono.
Si è oggi svolto ieri sera, in seconda convocazione, l’atteso consiglio comunale per discutere della nuova Imposta locale immobiliare autonomia (Ilia) – che nel territorio del Friuli Venezia Giulia dal primo gennaio 2023 sostituisce l’imu - e l’adeguamento alle modifiche normative del regolamento comunale Tari. Non sono mancati diversi interventi da parte dei consiglieri: tra i temi più gettonati la viabilità urbana, la riapertura dei siti d’interesse e il processo verso Go! 2025.
Di quest’ultimo ha parlato Antonio Devetag (Gorizia 3.0), che ricordando il consiglio comunale svoltosi la metà di aprile riguardo l’attuazione dei progetti in vista del 2025, ha sottolineato quelli che sono stati i molteplici dubbi e problematiche emerse riguardanti il lavoro della parte italiana. Ha quindi citato le posizioni emerse dagli omologhi sloveni di Nova Gorica sul progetto. La proposta avanzata è dunque per un consiglio comunale congiunto per “finalmente capire cosa stiamo facendo e per operare insieme”.
Una proposta che il sindaco Rodolfo Ziberna ha spiegato essere già discussa con il sindaco Samo Turel e approvata, per un incontro che si svolgerà a Nova Gorica prima della pausa estive, “probabilmente in giugno”, estendendo l'invito anche a Šempeter-Vrtojba. Al centro del dibattito i ritardi imputati alla maggioranza sugli interventi di viabilità e infrastrutturali necessari alla città. Mentre Sofia Beltramini (Pd) ricorda la passerella di via Straccis chiusa - a intermittenza - dal 2022 per lavori, il consigliere Franco Zotti (Zotti contro tutti) insiste sulle piste ciclabili in corso Italia e la riqualificazione della Valletta del Corno.
Tutte istanze per cui la giunta afferma essere in opera i lavori. Devetag ha premuto poi sulla riapertura del castello, la sinagoga e il parco Coronini, che considera “tre punti nodali della nostra vita culturale che da tre anni sono chiusi” e dei quali “non è dato sapere i tempi di apertura”. A questi si aggiunge una rivalutazione del Conference center, come “luogo di dialogo tra Gorizia e Nova Gorica” e la proposta di un cronoprogramma di questi interventi, per comunicare alla cittadinanza la riapertura di tali siti.
La risposta è arrivata dall’assessora Sarah Filisetti, che ha spiegato essere in atto i dovuti controlli da parte dei vigili del fuoco perché il maniero sia conforme alle norme previste dal Documento di prevenzione incendi, essendo state riscontrate “criticità non insormontabili” ma che comunque necessitano i dovuti adeguamenti. Lo stesso vale per il parco Coronini, per il quale è intervenuto il primo cittadino, nel quale “partiranno a breve i lavori” e parte dei fondi sono stati stanziati appositamente per un “terzo piano della sicurezza”.
Franco Perazza (Pd) si è mosso contro le critiche del sindaco volte a “far passare l'immagine di una opposizione ostile, criticona, che danneggia la città, che sa dire solo dei no”. “Non è così: chi vince le elezioni ha il diritto/dovere di governare, e ne ha tutti i mezzi: se non riesce a farlo, se ha degli intoppi, dipende solo da lui. Chi perde le elezioni ha il diritto/dovere di fare opposizione e di farlo con tutti i mezzi che leggi e regolamenti glielo consentono. Quando all'opposizione è consentito farlo e nella misura in cui chi governa vuole veramente collaborare, l'opposizione può e deve essere anche propositiva per il bene comune della città. Si chiama democrazia”.
Ma, risponde Ziberna, “la cittadinanza avrebbe forse tratto vantaggio dall’assenza della minoranza in Aula?” facendo riferimento alla precedente seduta sciolta per mancanza del numero legale. Dallo stesso dem è arrivata anche la proposta di un cronoprogramma i diagramma di Gannt per “visualizzare graficamente le tempistiche e l'avanzamento del progetto Cec 2025, seguire l'andamento di quelli che sono i lavori che dovranno essere effettuati e sostenere consapevolmente il progetto” oltre ad un grande orologio da inserire in città che scandisca i giorni mancanti all’inizio della Capitale europea della cultura.
Inoltre la preoccupazione è per la mancanza di risposta all’incontro richiesto dal sindacato unitario dei pensionati per la definizione del protocollo di collaborazione per il 2023 e la mancata nomina del garante dei diritti dei carcerati. Di viabilità ha discusso Emanuele Traini (Ragione autonoma Fwd), riscontrando la problematica dell’eccessiva velocità delle automobili nelle vie urbane e in particolare in via Paolo Diacono, nella quale è stato rilevato una velocità media di 50 chilometri orari, con una rilevazione massima di 111 chilometri orari.
“Necessaria pitturazione ex novo attraversamenti e dissuasori acustici” ha proposto Traini, interventi con cui si è detto d’accordo anche l’assessore Francesco Del Sordi, essendo che “non possono essere posti ostacoli fisici essendoci l’ospedale e i vigili del fuoco”. Del Piano eliminazione barriere architettoniche, Biciplan e piano del traffico ha parlato Marco Rossi (Pd), che chiede a che punto sia la giunta con quest'ultimo.
Strumento, questo, che se Del Sordi ritiene “non abbia molto senso riscrivere”, il dem ha sottolineato essere “un piano del 2004 mai aggiornato”. Non è passato inosservato infine, o almeno non da Franco Zotti, il comportamento dell’assessore Maurizio Negro negli uffici dell'Anagrafe contro alcuni dipendenti, una condotta ritenuta dal consigliere “inaccettabile”, non ritenendo tollerabile che i “dipendenti dell’ufficio vengano pubblicamente offesi” soprattutto “da chi dovrebbe dare l’esempio”.
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