I dati
Go! 2025 traina con +19,9% di turisti nei primi 4 mesi dell’anno. Raddoppiate le presenze al Castello, boom di austriaci

L’assessore regionale Bini, «stiamo costruendo l’architrave dello sviluppo territoriale». 1018 i posti letto in città.
Occorrono tempo e costanza per far crescere un albero. Una cura con cui potranno maturare i frutti più dolci, gli stessi che Gorizia con grande entusiasmo sta raccogliendo insieme a Nova Gorica. A balzare in primo piano è il boom di turisti, che già nei mesi freddi del 2025 si è attestato intorno al 20% in più rispetto allo scorso anno, con un conseguente giro d’affari in netta crescita. «Non è che la storia di Gorizia sia iniziata quest’anno – rimarca l’assessore regionale alle attività produttive e al turismo Sergio Emidio Bini – la verità è che il grande lavoro di promozione per l’evento sta portando a grandi risultati».
Durante la conferenza stampa svoltasi oggi – martedì 10 giugno – nel Municipio di Gorizia, grande soddisfazione è stata espressa anche dall’amministrazione comunale, che ha evidenziato l’incremento di presenze nei primi quattro mesi dell’anno. «Ci ritroviamo a metà della capitale europea della cultura – ha sottolineato il primo cittadino Rodolfo Ziberna – in un momento importante in cui emerge lo straordinario risultato raggiunto. Nonostante l’inaugurazione si sia svolta in un mese freddo come febbraio, in questa prima parte dell’anno abbiamo raddoppiato le presenze al Castello». A ricordarcelo non sono solo le cifre in rialzo, ma le stesse corriere colme di turisti, calamitati in città attratti da mostre ed eventi. «Non c’è giorno che Gorizia non sia invasa da pullman – osserva Ziberna– e ormai sappiamo riconoscere il turista per lo zaino in spalla e l’aria affascinata. Una cosa è la speranza, un’altra il constatare la realtà dei fatti», chiarisce nel ringraziare i diversi attori della promozione turistica. Unità d’intenti nelle stesse parole del presidente Confcommercio Giovani Chiara Canzoneri, che portando i saluti del presidente Gianluca Madriz ha ribadito come l’attività di censimento sia ancora in via di attuazione.
«Stiamo svolgendo un lavoro di censimento porta a porta», impegno che ha portato a rilevare la presenza di ben 1018 posti letto tra imprenditoriali e privati. «Anche nell’ambito della ristorazione possiamo contare su aperture continue di sette giorni su sette», precisa. Un fermento ricettivo che conduce a consapevolezza maggiore nella cittadinanza e stimola lo spirito imprenditoriale. «La capitale della cultura non è soltanto oggi – prosegue – ma continua il prossimo anno». Un’immagine appetibile che dona maggior lustro e visibilità alla città, trasformandola in volano di crescita. «C’è un altro dato che vorrei evidenziare – interviene il direttore della Fondazione Coronini Claudio Polverino – ed è quello relativo al lavoro svolto al parco Coronini, che nel 2025 si è trasformato in un piccolo capolavoro con i fondi Pnrr».
Una meraviglia grazie alla quale la fondazione «sta vivendo una grandiosa rinascita», che a oggi ha attratto 6300 visitatori e continuerà a richiamarne con la mostra sui Borbone inaugurata lo scorso 29 maggio. A portare i saluti del presidente della Carigo Roberta De Martin è stato Roberto Marinelli, che ha ricordato l’imprescindibile sostegno al territorio apportato dalla Fondazione. In questo solco s’inserisce il prezioso Smart Space, che mettendosi a disposizione di scolaresche e stranieri ripercorre la storia del capoluogo isontino a partire dall’anno Mille. «La fondazione ha sempre cercato di offrire il massimo contributo al territorio – puntualizza – e oggi con la mostra di Caravaggio o altre opere esposte, da febbraio abbiamo oltrepassato gli 11mila visitatori».
Ma a risplendere incastonato fra i colli goriziani è anche il Giardino Viatori, che dalla riapertura di aprile ha visto oltre 2mila visitatori attraversare il parco, reso maggiormente accessibile alla cittadinanza. «Dati più che positivi – ribadisce Bini – nonostante quest’evento rilevante sia iniziato in un periodo non proprio felice per le presenze turistiche». Ottimi risultati che confermano la straordinaria ricchezza del Goriziano, che ha visto crescere le presenze del 31,6% rispetto al 2019, superando le 35mila presenze tra gennaio e aprile del 2025. Cifre da capogiro rispetto al 2024, che da inizio anno hanno rilevato una crescita di turisti provenienti dalla Croazia e dalla Slovenia rispettivamente del 69,6% e 127,5%.
Ma il vero boom si è registrato fra i visitatori provenienti dall’Austria, il cui numero è schizzato a quota 273,6% costituendo un quarto di tutta la popolazione straniera. In crescita anche le presenze di italiani provenienti da fuori regione, in particolare dal Centro-Sud e Nord-Est. Dalla Lombardia si registra un incremento del 68,3%, mentre dall’Abruzzo i turisti sono aumentati del 114%. Lo scettro spetta però al Trentino Alto-Adige, che ha visto aumentare i turisti del 153,3%. «Dal Castello alla mostra di Warhol – osserva l’assessore regionale - abbiamo messo in piedi palinsesti significativi. Senza contare i concerti che si terranno a partire dal 23 giugno. È l’inizio di un percorso, cui nel secondo semestre si aggiungerà un bando per gli alberghi a 4 stelle, aperto anche a Gorizia. Stiamo costruendo l’architrave dello sviluppo territoriale in Friuli Venezia Giulia. Investimenti che nutrono il tessuto connettivo della regione traducendosi in un futuro di maggior benessere. A questo si aggiunge il neonato sito https://www.scopri.gorizia.it/ attivo da oggi e ricco di attrattiva, fin dal logo che richiama le mura del Castello e le onde dell’Isonzo. Qui il turista potrà ritrovare la storia della città, ma anche i percorsi a tema, gli eventi, la ricettività e le informazioni per raggiungerla».
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