L'incontro
Per Go! 2025 passaggio libero tra Gorizia e Nova Gorica: il trilaterale stabilisce le regole per i controlli

Secondo Piantedosi il rafforzamento dei controlli ha ridotto gli arrivi di migranti irregolari in Italia dalla rotta balcanica dell’87% e dalla rotta mediterranea di circa il 49%.
Incontro nel primo pomeriggio, a Nova Gorica, si sono riuniti i ministri degli interni di Italia, Slovenia e Croazia, rispettivamente Matteo Piantedosi, Boštjan Poklukar e Davor Božinović. Tra i temi affrontati soprattutto le migrazioni e l’attuazione di pattuglie trilaterali congiunte al confine croato. In questa prospettiva, è di grande importanza il memorandum firmato oggi, che definisce le modalità di esecuzione delle pattuglie congiunte, sottoscritto al termine dell’incontro dai direttori generali delle forze di polizia dei tre Paes per «il contrasto al traffico irregolare dei migranti» e «per la prevenzione antiterrorismo».
«La misura del ripristino dei controlli ai confini tra Italia e Slovenia è stata adottata formalmente fino al 18 giugno e la nostra grande scommessa, finora vinta, è e resta, anche in vista dell'8 febbraio, di non incidere sulla libera circolazione", ha sottolineato Piantedosi. In vista dell'appuntamento di Nova Gorica-Gorizia capitale europea della cultura 2025 e dell'inaugurazione dell'8 febbraio, Piantedosi ha affermato durante una conferenza congiunta che, «pur permanendo la formale previsione della misura dei controlli, faremo in modo che non ci sia alcuna incidenza soprattutto in relazione alla celebrazione dell'evento. Se i nostri obiettivi saranno confermati noi immaginiamo che entro l'anno, che è un anno simbolico, quello della celebrazione del 40/o anniversario del trattato di Schengen, mese prima mese dopo, ripristineremo anche formalmente la libera circolazione».
«Si tratta di un documento estremamente importante, che costituisce la base per la nostra collaborazione congiunta. Credo che nei prossimi giorni e mesi organizzeremo insieme le operazioni operative delle forze di polizia», ha dichiarato il ministro sloveno Poklukar. «Abbiamo visto che la nostra cooperazione funziona: in Slovenia, ad esempio, lo scorso anno abbiamo ridotto del venti per cento il numero di ingressi illegali rispetto all’anno precedente, e il lavoro congiunto delle forze di polizia ha avuto un ruolo cruciale».
Il rafforzamento dei controlli ha ridotto gli arrivi di migranti irregolari in Italia dalla rotta balcanica dell’87% e dalla rotta mediterranea di circa il 49%, ha sottolineato il ministro italiano Piantedosi. Ha inoltre citato i dati secondo cui, dal 21 ottobre 2023, con l'introduzione di controlli rafforzati al confine tra Slovenia e Italia, Frontex, l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, ha registrato 6200 migranti irregolari in quest'area. Di questi, circa 2300 sono stati respinti e 318 arrestati. «Il memorandum è un contributo importante alla più ampia strategia regionale che stiamo sviluppando per i Balcani occidentali. Lo scenario attuale è delicato a causa del contesto geopolitico e della minaccia rappresentata dal terrorismo internazionale».
Anche il ministro croato Božinović ha concordato, sostenendo che il memorandum dovrebbe essere applicato a tutte le frontiere europee, in particolare a quelle interne dello spazio Schengen, poiché rappresenta un metodo con cui l’Unione Europea può combattere le migrazioni illegali. La polizia croata, ha detto, è fortemente impegnata nella lotta contro i trafficanti di migranti. Lo scorso anno, in Croazia, ne sono stati arrestati oltre 1830, un numero simile a quello dell’anno precedente. «Abbiamo sentito che quest’anno tutti registriamo risultati migliori per quanto riguarda le migrazioni illegali. In Croazia, ad esempio, abbiamo registrato il cinquantotto per cento in meno di attraversamenti irregolari rispetto al 2023, e i primi dati del 2025 mostrano un ulteriore calo».
Božinović ha aggiunto che la cooperazione congiunta si tradurrà in uno scambio di dati operativi e pattuglie miste con compiti e priorità chiaramente definiti. I ministri hanno concordato sull’importanza di firmare e attuare rapidamente un accordo tra Frontex e la Bosnia ed Erzegovina. «Siamo tutti d’accordo nel fare tutto il necessario presso la Commissione europea e il Consiglio europeo per accelerare questa decisione. Frontex rappresenta una forza cruciale per garantire una lotta efficace contro il traffico di migranti e, non meno importante, per la sicurezza stessa».
Riguardo al passaggio del confine durante l'anno della Capitale europea della cultura, Poklukar e Piantedosi hanno rassicurato che, sebbene il controllo rafforzato sia stato prorogato ufficialmente fino al diciotto giugno, a partire dall’otto febbraio, in assenza di necessità, non influenzerà la libera circolazione. «Sarà essenziale garantire che gli abitanti al confine tra Gorizia e Nova Gorica possano muoversi liberamente durante questo periodo significativo. Anche se ufficialmente ci sarà un controllo alla frontiera, lo svolgeremo in modo da non interferire con il libero passaggio, soprattutto durante le celebrazioni della Capitale europea della cultura», ha dichiarato Piantedosi.
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