Il personaggio
A Giuliano Stabon il 40° premio Ami di Lucinis, la consegna domenica 4 maggio

Ingegnere, è ancor oggi tecnico di riferimento a livello nazionale per quanto riguarda gli impianti a fune. Il riconoscimento consegnato da Parrocchia e dall'Unione delle Associazioni.
Sarà una domenica di festa a Lucinico, il 4 maggio alle 9.30, quando, dopo la Santa Messa in friulano presieduta dal parroco, don Moris Tonso e accompagnata dalla “Coral di Lucinîs”, sarà consegnato il premio “Ami di Lucinis” per l’anno 2025 all’ingegner Giuliano Stabon.
Stabon, laureatosi in ingegneria meccanica all’Università di Trieste nel 1973, ha collaborato con la stessa per diversi anni quale ricercatore, specializzandosi negli studi sugli impianti a fune: funivie, skilift, seggiovie e teleferiche. In particolare, ha perfezionato le attività di controlli non distruttivi sulle funi venendo presto chiamato in tutta Italia per questa delicata e importante attività. Nella materia di “Sistemi di trasporto a fune” è stato docente della stessa Università ed è tuttora uno studioso e un tecnico di riferimento a livello nazionale.
Il premio, consegnato per la prima volta nel 1985, si propone di onorare la figura di chi, in modi o campi diversi, abbia ben operato a favore della comunità o abbia promosso la conoscenza del paese all’esterno e, simbolicamente, viene attribuito il 3 aprile di ogni anno a memoria della prima storica citazione di Lucinico.
Infatti, il 3 aprile 1077, l’imperatore Enrico IV, noto per gli eventi di Canossa, donava al Patriarca di Aquileia, la Patria del Friuli e Villa Lucinigam. Lucinico quindi ricorda la sua entrata nella storia unitamente a quello dello stato patriarcale che fece di Aquileia la capitale di un territorio vasto che andava dal Tirolo alla Slovenia.
Nel corso degli anni è stato attributo tra gli altri al poeta Celso Macor, al professor Eraldo Sgubin, già preside della scuola Media, al conte Douglas Attems, Presidente del consorzio “Collio”, allo scultore Silvano Bevilacqua, al pittore restauratore Renzo perco, ai maestri Giovanni Pettarin, Editta Furlani, e Mario Perco, ai Danzerini di Lucinico, a Silvano Dionisio presidente dell’associazione sportiva Lucinico, al pugile Paolo Vidoz medaglia di bronzo olimpica, a monsignor Silvano Piani ideatore del premio, al M.dl. Giorgio Stabon, al musicista prof. Licio Venizio Bregant, all’allenatore di calcio Edy Reja, alle signore Anna Puia ed Alba Bortolotti Azzano, all’atleta paraolimpico Ugo Bregant, allo scultore Giorgio Burgnich, al presidente della associazione volontari “la Salute” Ezio Bernardotto, all’ex sindaco di Gorizia Erminio Tuzzi.
La nomina del premiato viene deliberata dall’assemblea dei presidenti delle associazioni di Lucinico convocate, dopo la soppressione del Consiglio di Quartiere, dal Presidente dell’Unione delle Associazioni “Lucinîs” d’intesa con la Parrocchia di San Giorgio.
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