Il progetto
I giovani ripuliscono le trincee della Grande Guerra: ecco il laboratorio di scavo con gli alpini

Studenti e studentesse hanno lavorato per due settimane nella nona edizione del progetto. Obiettivo portare ragazzi austriaci e ungheresi.
È la nona edizione: per nove anni, dunque, gli alpini della sezione di Palmanova, con vari gruppi, si sono organizzati e, grazie a una serie di contributi privati e pubblici, hanno raccolto attorno a loro alcuni giovani e giovanissimi – in alcune edizioni anche dalla vicina Austria – per ripulire e rendere nuovamente fruibili trincee, camminamenti e postazioni di artiglieria della Prima guerra mondiale.
Quella che viene definita ‘Trincea Mazzoldi’, nel suo tratto che dalla carrareccia di collegamento tra Redipuglia e Doberdò del Lago fino al punto di avvicinamento della Dolina Contestata, è stato pazientemente ripulito e sistemato da giovani mani guidate dagli Alpini. Due settimane di lavoro per anno, con l’ausilio e il supporto della Pro Loco Fogliano Redipuglia, da sempre impegnata con il progetto Sentieri di Pace in questo importante lavoro e nel racconto della Prima Guerra Mondiale: così i giovani dell'Isis Bassa Friulana di Cervignano del Friuli hanno lavorato per far tornare fruibili circa un centinaio di metri di trinceramenti.
«Per quindici giorni i ragazzi si sono impegnati in un lavoro di pulizia e restauro», così il presidente della sezione, Stefano Padovan. «È stata un’esperienza, sia a dire dei ragazzi che dei tutor, molto gratificante. Non solo per il lavoro manuale svolto ma per tutta l’attività collaterale riguardante la storia del nostro territorio della Prima guerra mondiale. Per noi come sezione e come associazione nazionale Alpini è fondamentale».
«Si tratta di un grande lavoro perché le vestigia della Grande guerra hanno bisogno di essere curate e mantenute e voi lo avete fatto con energia», ha ribadito il sindaco, Cristiana Pisano alla cerimonia di chiusura venerdì 27 giugno. Per la presidente del sodalizio, la Pro Loco Fogliano Redipuglia, Marta Lollis, si è trattato di «uno dei migliori gruppi che ha lavorato con serietà capendo il significato de proprio servizio. Una sinergia da mettere in rete per coinvolgere i giovani in un lavoro diretto che coinvolga tutti».
Tra i presenti anche alcuni docenti come Giorgio Tuan che ha ricordato la necessaria approvazione e coinvolgimento della dirigente Barbieri e ha auspicato che «i ragazzi facciano pubblicità per i prossimi anni per poter proseguire ed essere ancora più numerosi». Infine, Ennio Giavedoni, ha voluto ricordare la professoressa Rossanna Andrian, tra le fautrici del progetto, scomparsa qualche mese fa.
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