I giovani in corsa con Sara Bragato a Ronchi, «qui trovato ascolto»

I giovani in corsa con Sara Bragato a Ronchi, «qui trovato ascolto»

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I giovani in corsa con Sara Bragato a Ronchi, «qui trovato ascolto»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 06 Giu 2022
Copertina per I giovani in corsa con Sara Bragato a Ronchi, «qui trovato ascolto»

Focus sui giovani, ospite l'esperto Igor Damilano. Gli obiettivi dei ragazzi.

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Ronchi 2030 guarda al prossimo futuro e alle conseguenze della pandemia, da un lato, e della guerra in Ucraina, dall'altro. Per la sinistra della cittadina bisiaca questi due gravi fenomeni avranno nel prossimo futuro un impatto notevole in campo economico e sociale. Tali conseguenze - per i candidati sostenitori di Sara Bragato - sono intrinsecamente legate l’una all’altra e si rifletteranno inevitabilmente nell'amministrazione dei comuni ovvero nelle azioni che poi dovranno essere attuate per fronteggiarle.

“Le tensioni che potrebbero scaturire dalla situazione che si sta delineando interesseranno tutti, ma l'impatto maggiore sarà sentito dai più deboli, anche economicamente. Chi amministrerà sarà chiamato a gestire situazioni di difficoltà, ferite sociali molto profonde e molto difficili da riassorbire e – sostengono Luigi Bon e Marco Barone - si dovrà cercare di non lasciare indietro nessuno”.

Tra le criticità da affrontare sono comprese quelle derivanti dalla sospensione della vita sociale e dal prolungato isolamento imposto dalla pandemia, che ha lasciato un segno, specie tra i giovani. Questa sentita necessità di trovarsi tra coetanei, di stare vicini gli uni agli altri, di disporre di spazi idonei è emersa anche nella serata organizzata il 3 giugno scorso in occasione dell'evento organizzato dalla lista Obiettivo Giovani Ronchi.

La serata ha visto la partecipazione di Igor Damilano, esperto di comunicazione, che ha spronato i ragazzi a dar voce e la parola ai propri sentimenti, anche di rabbia, trasformandoli in spinta propulsiva e autoconsapevolezza nell'approccio sia verso i loro coetanei sia verso i più maturi, capace di carpirne l'interesse veicolando al contempo il proprio pensiero e punto di vista.

"Sappiamo che ogni generazione crea un suo linguaggio nuovo - dicono i giovani della coalizione - e che i linguaggi giovanili servono per costruire il sé e la definizione di sé stessi passa attraverso la rottura -anche linguistica- con le generazioni precedenti. Spesso la politica non riesce ad intercettare le giovani generazioni anche perché usa un linguaggio avvertito come distante. La serata vissuta insieme mirava anche ad accorciare tale distanza".

"Personalmente – quale candidata sindaco della coalizione tra liste civiche Ronchi2030, Obiettivo Giovani Ronchi e La sinistra Ronchi bene comune – sono particolarmente orgogliosa che tutti loro abbiano deciso di mettersi in gioco e di sostenere una 'boomer' come me. Sostenendo -e vincendo- il ricorso contro l'ingiusta decisione di escluderli dalla competizione elettorale per una mancanza non attribuibile a loro, abbiamo dimostrato quanto teniamo alla loro partecipazione. Il percorso fatto finora e quello che spero faremo insieme è stato e sarà un importante esercizio di democrazia" ha dichiarato l'aspirante prima cittadina.

A parlare poi, sono stati tre giovani di Obiettivo. “La ragione della nostra discesa in campo - sostengono Federico Paoli, Davide Di Pierro e Lavinia Elena Quarta - nasce principalmente dal desiderio di sfatare il pensiero comune secondo cui noi 'millennials' saremmo poco propensi ad impegnarci e scarsamente sensibili verso la comunità di cui siamo parte ed il territorio in cui viviamo. Nella coalizione a sostegno di Sara Bragato abbiamo trovato, noi per primi, quell'ascolto e vicinanza che sono diventati ora le parole chiave con cui le tre liste della coalizione presentano il proprio programma".

I giovani hanno fatto infine notare che avevano già bussato più di un anno fa alle porte dell'amministrazione comunale ormai uscente - avanzando delle proposte - ma quelle porte però sono rimaste chiuse. Sembra quindi che in vista del 12 giugno, le politiche giovanili siano state rispolverate e tornino in primo piano.

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