A Sant'Andrea i giovani diventano artigiani, carro dedicato ai Lego

A Sant'Andrea i giovani diventano artigiani, carro dedicato ai Lego

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A Sant'Andrea i giovani diventano artigiani, carro dedicato ai Lego

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 04 Feb 2023
Copertina per A Sant'Andrea i giovani diventano artigiani, carro dedicato ai Lego

Gruppo di ragazzi dietro al nuovo carro del quartiere, a Savogna ritorna il tema del 'deserto che avanza'.

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L’arte del carnevale è ormai entrata nella sue fase più delicata, a pochi giorni dalle grandi manifestazioni a Gorizia e dintorni. Sono ormai annunciate le principali sfilate dei carri che ogni anno - a eccezione degli ultimi due, dove tutto è stato bloccato dal Covid - richiamano migliaia di persone per ammirare la bravura dei gruppi. Questi hanno dedicato gli ultimi mesi a un intenso lavoro di preparazione, soprattutto dopo un così lungo stop che aveva messo anche in dubbio inizialmente la capacità di ripartire.

Alla fine, l’entusiasmo è stata la vera sorpresa di molti circoli e realtà, ritornando slancio per uno dei momenti più attesi dell’anno per fare festa. A partire da Sant’Andrea, dove un gruppo di 25 ragazzi ha preso in mano la realizzazione del carro che sarà tra i protagonisti delle gare a Gorizia, Savogna d’Isonzo e Šempeter. Da fine dicembre, si ritrovano nel retro dello stabilimento dell’azienda di trasporti commerciali Goriziana per dare forma alla struttura che ormai è sempre più definita, il cui tema è quello dei Lego.

A dominare la struttura è un enorme personaggio giallo, con davanti a sé un cingolato. Una passione senza età quella per i mattoncini colorati nati in Danimarca, come dimostrano gli stessi giovani che ogni giorno si danno appuntamento qui per costruire, attraverso scatole e cartapesta, il carro di dimensioni notevoli. “È la prima volta che lavoriamo qui - spiega Matja Boškin, referente del gruppo - solitamente ci trovavamo in Dom. Alcuni di noi hanno già esperienza nel costruire i carri, altri invece sono alla prima esperienza”.

L’obiettivo era quindi ripartire alla grande: “Ci siamo ingranditi tanto, abbiamo voglia di fare e abbiamo fatto uno step in più. Non avevamo mai realizzato un qualcosa di così complesso. Abbiamo iniziato tardi ma prima bisognava mettere in sicurezza la struttura”. Ad arricchire i pomeriggi sono i tradizionali momenti conviviali tra amici, come una grigliata post-lavoro, e la soddisfazione nel vedere la forme prendere colore e definizione sempre più cresce ogni giorno. A poca distanza, a Savogna d'Isonzo, si lavora su un altro carro.

Qui, il circolo culturale Sovodnje non presenterà un progetto nuovo ma punta a recuperare quello già realizzato nel 2020. Il tema è “Il deserto che avanza”, ispirato all’antico Egitto e, seppur già esposto tre anni fa, il concetto rimane attuale: “È collegato al mondo odierno - spiega la vicepresidente Alida Passon -, le piogge non ci sono e assistiamo al cambiamento climatico”. Tra ottobre e novembre il gruppo ha pensato a cosa proporre, partendo quindi i preparativi e la manutenzione della struttura, a partire dalla riverniciatura.

Da dicembre sono iniziate la adesioni, attualmente arrivate a 75 iscritti. “Inizialmente eravamo scettici sui numeri - ammette Passon - ma siamo stati sorpresi perché abbiamo avuto molte nuove richieste, anche da zone limitrofe. Ci sono persone nuove e tanti che hanno già partecipato sono tornati, è stata una bella sorpresa. L'idea è quella di continuare e ricreare il gruppo che già c’era, per tornare alla normalità”. Anche loro saranno impegnati nel capoluogo, oltre che nella vicina cittadina slovena e soprattutto nel proprio “pust”.

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