Giorno del Ricordo, Gorizia e Nova Gorica esempio nelle parole di Mattarella

Giorno del Ricordo, l'esempio di Gorizia-Nova Gorica nelle parole di Mattarella

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Giorno del Ricordo, l'esempio di Gorizia-Nova Gorica nelle parole di Mattarella

Di Redazione • Pubblicato il 09 Feb 2024
Copertina per Giorno del Ricordo, l'esempio di Gorizia-Nova Gorica nelle parole di Mattarella

Il Capo dello Stato ha ricordato anche oggi l'esempio delle due città, nel discorso al Quirinale: «Il nostro 'muro di Berlino', grandi sofferenze provocate».

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C’è ancora l’esempio di Gorizia e Nova Gorica tra le parole pronunciate al Quirinale in occasione del Giorno del Ricordo. Già negli anni scorsi, il presidente della Repubblica Mattarella aveva citato le due città, prossime Capitale europea della cultura nel 2025, come esempio per ricucire i drammi del passato. Tema su cui ci si è soffermati anche quest’oggi nella cerimonia a Roma, davanti agli ambasciatori di Croazia e Slovenia, sia da parte del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che dello stesso Capo dello Stato.

Quest’oggi, Sergio Mattarella ha ricordato «il nostro “muro di Berlino” - certamente ben minore per dimensioni ma con grande intensità delle sofferenze provocate - passava per il confine orientale, per la cortina di ferro che separava in due Gorizia, allontanando e smembrando territori, famiglie, affetti, consuetudini, appartenenze». Quindi ha sottolineato che «Gorizia, la città simbolo della divisione, è oggi associata - grazie a una generosa intuizione della Slovenia - a Nova Gorica: due città, due Stati, una sola capitale della cultura europea per il 2025».

Da qui l’appello affinché «anche gli altri Paesi dei Balcani Occidentali candidati all’ingresso nell’Unione possano compiere le procedure di adesione senza ritardi e senza indugi». Plauso alle parole di Mattarella arrivato anche dal presidente della Regione, Massimiliano Fedriga: «Esprimo il mio più sentito ringraziamento al Capo dello Stato per le parole pronunciate oggi sulla vicenda delle foibe e dell'esodo: suggellano in maniera sapiente e definitiva il giudizio retrospettivo su quanto accadde nel Secondo dopoguerra sul confine orientale».

A Trieste, invece, domani alle 13 sarà inaugurato il “Treno del Ricordo 2024”, progetto promosso dal ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi: il convoglio storico ripercorrerà idealmente il viaggio compiuto dagli esuli istriani, fiumani e dalmati con a bordo una mostra multimediale. Sarà possibile anche vedere le masserizie degli esuli conservate e custodite dall’Istituto regionale per la cultura Istriano-fiumano-dalmata, nel Magazzino 18 di Porto Vecchio. La partenza è fissata per domenica, toccando l’indomani Venezia.

Farà quindi tappa a: Milano (13 febbraio), Torino (14 febbraio), Genova (15 febbraio); Ancona (17 febbraio), Bologna (18 febbraio), Parma (19 febbraio), La Spezia (20 febbraio), Firenze (22 febbraio), Roma (24 febbraio), Napoli (25 febbraio). Concluderà il suo viaggio il 27 febbraio nella stazione di Taranto.

Nella foto: Mattarella nella sua visita a Nova Gorica e Gorizia nel 2021 (Quirinale)

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