Giornate di primavera a Gorizia, storia e natura in Parco Basaglia con il Fai

Giornate di primavera a Gorizia, storia e natura in Parco Basaglia con il Fai

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Giornate di primavera a Gorizia, storia e natura in Parco Basaglia con il Fai

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 19 Mar 2024
Copertina per Giornate di primavera a Gorizia, storia e natura in Parco Basaglia con il Fai

Sabato e domenica le visite guidate con volontari e studenti, alla riscoperta del patrimonio storico e culturale a cento anni dalla nascita di Basaglia.

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Sarà Parco Basaglia il grande protagonista delle Giornate Fai di primavera, questo fine settimana a Gorizia in attesa dei lavori da avviare. Sabato 23 e domenica 24 marzo, volontari e studenti faranno da ciceroni a chi vorrà riscoprire questo angolo di città, in occasione dei cento anni dalla nascita di Franco Basaglia che proprio qui diede avvio alla sua rivoluzione. Era il 16 novembre 1961, come ricordato questa mattina dall’ex direttore del Centro di salute mentale Franco Perazza, quando lo psichiatra veneziano arrivò in via Vittorio Veneto.

Grazie a quella esperienza, proseguita poi a Trieste e Parma, nacque la legge 180 che ancora oggi è ritenuta la più moderna a livello internazionale sul tema della cura delle malattie mentali. Un patrimonio storico, insieme a quello culturale e ambientale del parco stesso, rimasto per anni ai confini della città e d’Italia ed è per questo che il Fondo per l’ambiente italiano ha voluto concentrarsi qui. «Questa è una collaborazione importante a pochi mesi dalla Capitale europea della cultura» così l’assessore Fabrizio Oreti.

«Abbiamo inserito Basaglia anche nel Bidbook - ha sottolineato l’esponente della giunta - a testimonianza del valore di questa figura. È importante promuoverla quando avremo i riflettori del mondo addosso». La presidente regionale del Fai, Tiziana Sandrinelli, ha espresso l’auspicio che «Gorizia avrà successo nel 2025 se riuscirà a far cambiare il modo di guardare dei cittadini alla propria città. Non solo da parte dei goriziani ma anche delle persone di tutta la regione». In questo senso, si inserisce la 32esima Giornata Fai di primavera.

Come tradizione, a condurre le visite saranno sia i volontari dell’associazione che gli studenti delle scuole locali, in particolare dell’Isis Bem di Staranzano, Turistico Pertini di Grado, Its Žiga Zois di Gorizia, insieme ai componenti della cooperativa La Collina. «Abbiamo creato otto diverse attività - ha spiegato il presidente della delegazione Fai di Gorizia, Stefano Miniussi - di cui cinque saranno le classiche aperture Fai e tre iniziative speciali su prenotazione anticipata, per approfondire alcune tematiche legate alla storia del Parco».

I tour nel dettaglio e come prenotarsi sono disponibili sul sito web del sodalizio. «Quanto successo qui con Basaglia - ha aggiunto Miniussi - è una delle tante memorie di Gorizia. Bisogna far capire al cittadino che quest’area ha un passato, presente e futuro». Ci stanno quindi dei viaggi all’interno della rivoluzione psichiatrica, della storia architettonica e una mostra d’arte inedita su Maurizio Gerini, recentemente scomparso. In programma anche un percorso attorno la Palazzina B, che ospitava il reparto donne agitate con le celle di contenimento.

Qui però non si potrà entrare perché inagibile, cartina di tornasole del degrado in cui è stato lasciato il patrimonio per decenni. Rammarico espresso dallo stesso Perazza: «Non so se Gorizia abbia avuto un po’ di senso di colpa per non aver capito quello che stava avvenendo all’epoca, ma ha rimosso parte di quella storia. La storia di Basaglia dovrebbe diventare patrimonio immateriale dell’Unesco». Ha quindi espresso il desiderio che, dopo la conclusione del centenario, il ricordo non vada però disperso né di nuovo in archivio.

Tra le iniziative speciali, previsti due percorsi sul giardino com’era stato ideato sotto l’Austria con le sue condizioni climatiche particolari e il trascorso da colonia agricola. Ci saranno poi gli Itinerari Basagliani sulla storia architettonica, le visite nell’ex Palazzina D Donne (oggi sede scolastica), un’installazione artistica sui frammenti dell’archivio dell’ex ospedale psichiatrico e altro. Si potrà partecipare sabato 23 marzo dalle 14 alle 18 e domenica 24 marzo dalle 10 alle 18. Previste visite sia in italiano che in sloveno.

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