Giornate europee del Patrimonio, porte aperte a Villa Vicentini e Porta di Panzano

Giornate europee del Patrimonio, porte aperte a Villa Vicentini e Porta di Panzano

GLI APPUNTAMENTI

Giornate europee del Patrimonio, porte aperte a Villa Vicentini e Porta di Panzano

Di REDAZIONE • Pubblicato il 27 Set 2024
Copertina per Giornate europee del Patrimonio, porte aperte a Villa Vicentini e Porta di Panzano

Domani e domenica Villa Vicentini Miniussi di Ronchi rimarrà eccezionalmente aperta. Visitabile anche la mostra Panzano bombardata a Monfalcone.

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Due appuntamenti che si intrecciano, quelli proposti dal Consorzio culturale del Monfalconese per le Giornate europee del Patrimonio 2024. A Ronchi dei Legionari, Villa Vicentini Miniussi rimarrà eccezionalmente aperta nelle giornate di sabato 28 e domenica 29 settembre, dalle 10 alle 18. In queste occasioni è prevista alle ore 16.30 la visita guidata alla mostra “Riportando tutto a casa” condotta dal curatore Pietro Commisso. Oltre all'apertura di Villa Vicentini Miniussi, sarà visitabile anche la mostra “Panzano bombardata” presso la Porta di Panzano, ospitata a Monfalcone all’Europalace.

Va detto che "Riportando tutto a casa" sarà inaugurata sabato 28 settembre alle 10.30 in Villa Vicentini Miniussi in piazza Unità d’Italia 24 a Ronchi dei Legionari. Entrambe le mostre sono a ingresso gratuito e, in ogni caso, visitabili fino al 10 gennaio 2025. Riportando tutto a casa sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e il lunedì e mercoledì dalle 15 alle 18, mentre "Panzano Bombardata" tutti i giorni dalle 10 alle 18.

Proprio nel titolo “Riportando tutto a casa” si capisce come la mostra intenda raccontare e condividere quanto è stato possibile scoprire e raccogliere durante le tante iniziative che dal 19 marzo hanno visto coinvolto l’intero territorio del monfalconese grazie al progetto "Fa che no soni la sirena!" sotto forma di documenti, interviste, testimonianze, oggetti.

Il territorio stesso diviene così il principale "sito" di ricerca e indagine a riguardo degli anni della Guerra Aerea in Bisiacaria: molti di questi documenti, testimonianze e oggetti sono parte del patrimonio di numerose famiglie che li hanno condivisi per arricchire se non addirittura tracciare nuovi aspetti di questo campo di indagine. Motivo fondante perché ciò avvenisse è il progetto stesso, non inteso però come serie di iniziative, ma come occasione di incontro, confronto, divulgazione/raccolta e, nuovamente, divulgazione.

La guerra aerea fu una esperienza traumatica che coinvolse e accomunò l'intero territorio e che l'intero territorio potrà raccontare in una grande mostra conclusiva. Agli oggetti raccolti dal Ccm e/o censiti grazie alle famiglie che li custodiscono, saranno inoltre sommati quelli delle collezioni private: oggetti utili nella comprensione di molti temi legati alla guerra aerea come l'Unione nazionale di Protezione antiaerea e le numerose forme di Paa ma anche cimeli umili che descrivono aspetti imprevedibili della vita nella Bisiacaria di 80 anni fa.

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