La Giornata delle vittime di guerra a Turriaco, «stop alle bombe sui civili»

La Giornata delle vittime di guerra a Turriaco, «stop alle bombe sui civili»

LE CERIMONIE

La Giornata delle vittime di guerra a Turriaco, «stop alle bombe sui civili»

Di S.F. • Pubblicato il 31 Gen 2024
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Sarà esposto sulla facciata del municipio di Turriaco lo striscione contro le bombe sui civili. A Monfalcone la cerimonia in via Rosselli.

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Quest’anno, il Comune di Turriaco aderisce alla Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti del mondo, istituita dal Parlamento Italiano con la Legge 9 del 2017. L'evento si celebra il primo febbraio di ogni anno per conservare la memoria dei conflitti del passato e per attirare l’attenzione sul dramma che vivono i civili di tutto il mondo coinvolti in guerre e conflitti armati.

Sarà quindi esposto sulla facciata del municipio lo striscione “Stop alle bombe sui civili”, donato dalla sezione di Gorizia dell’Associazione nazionale vittime civili di guerra. Un gesto che vuole essere un appello universale alla collettività e alla comunità internazionale, affinché le convenzioni, i trattati e le dichiarazioni internazionali che già esistono per la protezione dei civili, vengano estesi, attuati e rispettati.

Si tratta della Convenzione Onu sulle bombe a grappolo, il Trattato di Ottawa sulla messa al bando delle mine antiuomo, la Dichiarazione politica internazionale contro l'uso delle armi esplosive nelle aree popolate, la Convenzione delle Nazioni Unite sulle armi convenzionali firmata a Ginevra nel 1980, solo per citare le principali.

La Giornata di quest’anno assume un particolare significato a causa del drammatico contesto internazionale. Nell’ultimo anno sono state oltre 33mila le vittime civili coinvolte nei 31 conflitti in corso nel mondo. Un numero di vittime che non era così elevato dal 2010, fortemente condizionato dal protrarsi del conflitto russo-ucraino e dalla recrudescenza del conflitto tra Israele e Palestina.

«Con questo gesto la nostra attenzione si concentra sulle popolazioni civili che subiscono le conseguenze di guerre e conflitti armati – sono le parole del vicesindaco facente funzioni Nicola Pieri - constatiamo che si stanno raggiungendo livelli inediti di violenza, che la conta di morti e feriti aumenta quotidianamente, e che stiamo assistendo ad una palese violazione del diritto umanitario».

«A pagare il prezzo più alto della guerra sono i bambini – aggiunge Pieri - a Gaza l'età media della popolazione è molto bassa, le persone tra 0 e 14 anni sono il 39 per cento della popolazione. In Italia, per rendere l'idea, sono il 12%. Dobbiamo dire in modo chiaro e netto che la violenza, da qualsiasi parte provenga, non è la soluzione. La violenza genera altra violenza, in una spirale sempre più difficile da fermare, seminando sentimenti di odio e creando le condizioni perché gli scontri si riproducano».

«Il 1° febbraio 2024, è quindi una data in cui speriamo che le ostilità cessino – conclude Pieri - insieme a Comuni ed Istituzioni celebriamo quindi la Giornata dedicata a tutte le vittime civili delle guerre, di Gaza e Israele, ma anche di tutti gli altri conflitti,dall'Ucraina, all'Africa, al Nagorno Karabakh».

Una cerimonia si svolgerà invece domani mattina alle 10.30 al monumento di via Fratelli Rosselli di Monfalcone. Qui, il verrà deposta una corona di alloro in onore di tutte le vittime. Il parroco don Flavio Zanetti guiderà un momento di preghiera e impartirà la benedizione. Interverrà poi il presidente dell’Anvcg, Luciano Negri. In chiusura, è previsto il discorso del sindaco Anna Maria Cisint.

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