Gorizia, la 43esima Giornata nazionale per la Vita slitta a maggio

Gorizia, la 43esima Giornata nazionale per la Vita slitta a maggio

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Gorizia, la 43esima Giornata nazionale per la Vita slitta a maggio

Di Redazione • Pubblicato il 04 Feb 2021
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Il Centro goriziano segue in media una ventina di mamme ogni anno, la maggior parte giovani straniere. La crisi economica ha visto crescere nuovamente anche la richiesta di aiuto da parte di goriziane.

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L'emergenza sanitaria quest’anno modificherà il tradizionale svolgimento della Giornata nazionale per la Vita, in programma il 7 febbraio con la sua 43^ edizione, ma non ne cambierà certo il messaggio e il valore. Il Centro di Aiuto alla Vita di Gorizia, solitamente impegnato in questa giornata insieme alle parrocchie isontine nell’offerta di primule, il cui ricavato viene indirizzato al sostegno di progetti e iniziative di accompagnamento alle mamme, fa sapere che il 7 febbraio non sarà presente con i tradizionali banchetti: "con le attuali normative anti contagio - ha illustrato la presidente Donatella Cattaruzzi - essere presenti purtroppo sarebbe stato difficile. Abbiamo così deciso non di annullare l’iniziativa, ma di posticiparla a maggio, in occasione della Festa della Mamma, con la speranza che, per quel tempo, la situazione sia davvero migliore".

Il Centro di Aiuto alla Vita di Gorizia, che fa parte dell'omonimo movimento nazionale con più di 400 sedi in tutto il Paese, è una realtà presente in città da oltre trent’anni e ha oggi sede in via Garzarolli 131, presso l’Istituto Contavalle. L’aiuto offerto consiste in forniture di pannolini fino all’anno d’età, latte per i primi sei mesi e sostegno per tutto ciò che gravita attorno alle necessità del bambino: vestiario fino ad 1 anno, lettini, carrozzine, passeggini… Il tutto modulato in base alla specifica situazione.

Il Centro goriziano segue in media una ventina di mamme ogni anno, la maggior parte giovani straniere. La crisi economica, sorta come "effetto collaterale" dall’emergenza sanitaria, ha però visto crescere nuovamente anche la richiesta di aiuto da parte di goriziane: "tra aprile e maggio siamo state contattate da alcune mamme, nuove assistite - ha raccontato Cattaruzzi -, con problemi di cassaintegrazione e mancanza di entrate, che chiedevano aiuto in un momento di difficoltà generato proprio dal lockdown. Era davvero molto tempo che non avevamo richieste da parte di mamme italiane e questo, lo abbiamo compreso subito, è un grave segnale dal punto di vista socio - economico".

Gli operatori del CAV di Gorizia sono disponibili in sede il lunedì dalle 10.30 alle 12 e il venerdì pomeriggio su appuntamento. Sono inoltre sempre disponibili al numero 324 8111561, contattabile anche con un SMS o con un messaggio su Whatsapp. Recentemente il CAV goriziano è stato anche coinvolto con l’associazione La Ginestra, Arcidiocesi e Caritas diocesana nel progetto dell’Emporio dell’Infanzia: un luogo sereno dove i beneficiari della tessera degli Empori della Solidarietà diocesani possono ritirare abiti, materiali per l’infanzia e qualche giocattolino per i loro bambini. Per sostenere l’operato del CAV è possibile effettuare una donazione all’IBAN: IT13N0548402200CC0031003369 o al c/c p. n. 10875342. 

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