Giallo di Poggio, rinviata l'udienza per l'incarico ai periti sul cadavere: slitta a gennaio 2026

Giallo di Poggio, rinviata l'udienza per l'incarico ai periti sul cadavere: slitta a gennaio 2026

Il caso

Giallo di Poggio, rinviata l'udienza per l'incarico ai periti sul cadavere: slitta a gennaio 2026

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 16 Dic 2025
Copertina per Giallo di Poggio, rinviata l'udienza per l'incarico ai periti sul cadavere: slitta a gennaio 2026

I quattro legali si sono avvalsi di un vizio procedurale, ovvero la mancata notiffica a uno dei tre indagati. Si attende l'esame irripetibile. La difesa chiede l'incidente probatorio.

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È stata rinviata al 7 gennaio 2026, sempre alle 14.30, l’udienza per il conferimento dell’incarico ai periti che stabiliranno quando si terrà l’esame autoptico sulle spoglie rinvenute dopo gli scavi nella villetta di Poggio Terza Armata. Quella di oggi è stata, dunque, un’udienza lampo conclusa con la richiesta da parte dei quattro legali di rinvio per vizio procedurale – è mancata, infatti, la notifica a uno dei tre indagati – a una successiva data. E così è stato.

Si resta, dunque, in attesa dell’esecuzione dell’autopsia sul corpo di Vito Mezzalira, l’ex postino residente a Poggio Terza Armata, scomparso nel 2019 e in relazione alla cui sparizione si indaga su Mariuccia Orlando, all’epoca sua compagna, Andrea Piscanec e Moreno Redivo, rispettivamente figlio e fratellastro della donna. Queste tre persone sono accusate di concorso di omicidio volontario, sottrazione di cadavere e truffa aggravata e continuata. A guidare l’inchiesta è la Procura di Gorizia. Gli indagati sono assistiti dai legali Giovanni Di Lullo e Alberto Polacco per la difesa madre e figlio, mentre gli avvocati Mariapia Maier e Antonio Cattarini difendono Redivo.

Oggi, nella sala 44 del Tribunale di Gorizia, era fissata l’udienza per il conferimento dell’incarico ai periti che avrebbero dovuto stabilire quando si sarebbe dovuto tenere l’esame autoptico sulle spoglie rinvenute dopo gli scavi. Quella che i legali della difesa hanno più volte definito “prova cristallizzata” sarà proprio il risultato dell’incidente probatorio che permetterà di trovarsi di fronte a una fase direttamente giurisdizionale. Quindi a totale garanzia della terzietà e del contradditorio.

Sarà ugualmente il Gip Caterina Caputo ad affidare l’incarico al medico legale Alessia Viero e all’antropologa forense Debora Mazzarelli. L’esame permetterà l’effettiva identificazione dei resti, la causa del decesso e il periodo in cui è avvenuto.

Come già anticipato dal nostro quotidiano alcune settimane fa, le difese parteciperanno all’accertamento tecnico irripetibile con i rispettivi esperti: i consulenti Stefano D’Errico, direttore della Medicina legale dell’Università di Trieste e Maria Assunta Cova di Asugi e i periti Raffaele Barisani e Lorenzo Cociani. Se gli inquirenti vanno quindi al setaccio di eventuali tracce genetiche o impronte che potrebbero risultare sui reperti raccolti e che con buona probabilità appartengono all’uomo scomparso nell’estate 2019 nell’abitato della frazione di Sagrado, c’è da dire che assieme a ossa umane erano state ritrovate anche ossa riferibili con molta probabilità a un cane o a un gatto – tanto che tra gli oggetti vi era, secondo quanto riferito, anche il collare di un animale domestico – e una lattina di birra.

Tutto rinviato, dunque, al 7 gennaio 2026, per poter avviare l’intero esame irripetibile sui resti che consentirà di fugare anche di dubbi della difesa: sono stati proprio i quattro difensori a chiedere che si proceda, con incidente probatorio, a perizia che risponda al quesito «accertino, previo espletamento di tutti gli esami necessari sul cadavere rinvenuto in data 07.11.2025 a Sagrado (Loc- Poggio Terza Armata) via Nuova, 7 e presumibilmente appartenente a Mezzalira Vito, presa visione della documentazione medica acquisita e acquisenda, la causa, l’epoca della morte, nonché i mezzi che l’hanno prodotta, precisando in particolare se sia dovuta ad intervento di terze persone specificandone in caso positivo – ove possibile – le modalità: accertino quanto sopra anche espletando eventuali indagini di natura tossicologica avvalendosi, se necessario, del Consulente Tecnico; riferiscano in ordine ad ogni ulteriore elemento rilevante ai fini della giustizia».  

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