Giallo di Poggio, gli avvocati di Orlando e Redivo sul posto: «Proseguono la propria vita, attendiamo le analisi»

Giallo di Poggio, gli avvocati di Orlando e Redivo sul posto: «Proseguono la propria vita, attendiamo le analisi»

Le indagini

Giallo di Poggio, gli avvocati di Orlando e Redivo sul posto: «Proseguono la propria vita, attendiamo le analisi»

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 08 Nov 2025
Copertina per Giallo di Poggio, gli avvocati di Orlando e Redivo sul posto: «Proseguono la propria vita, attendiamo le analisi»

Gli avvocati Cattarini e Di Lullo richiederanno ora di poter visionare quanto ritrovato ieri sera, 7 novembre. I resti erano in un pozzo a quattro metri di profondità.

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Si parla di Concorso in omicidio con occultamento o soppressione di cadavere e conseguente truffa ai danni di ente pubblico per aver percepito denaro non proprio. Questo quanto si prospetta per Mariuccia Orlando, ex convivente di avuto Mezzalira, e il fratellastro di lei, Moreno Redivo. Ciò secondo gli avvocati dei due, rispettivamente Giovanni Di Lullo e Antonio Cattarini. «I nostri assistiti – hanno appreso i fatti dalla stampa». Di fatto, lo stesso Redivo «oggi sta conducendo la propria vita come sempre, è andato a lavorare». Per i due non si prospetta il pericolo di fuga: «Redivo non è una persona che viaggia né ha contatti con l’estero né disponibilità economica per scappare», precisa Cattarini.

I due legali hanno annunciato che nel pomeriggio richiederanno di visionare i resti che sono stati ritrovati ieri – nello specifico a 4 metri in un pozzo poi tombato con il cemento — e poi probabilmente, dopo l’accertamento che gli inquirenti hanno già annunciato, chiederanno di poter trovare un consulente di parte, medico legale o anatomopatologo in base alle condizioni dei resti stessi.  L'ex postino Mezzarila era scomparso nel 2019, mentre l'inchiesta era stata aperta per la prima volta nel 2022. Le prime dichiarazioni della compagna lo davano all'estero con una donna. Solo successivamente iniziarono le indagini per omicidio e occultamento di cadavere.

Gli investigatori hanno chiesto l'intervento dei vigili del fuoco per scavare nelle pertinenze della casa che attualmente è posta sotto sequestro assieme all’abitazione attigua al numero 9, in stato di abbandono. Fondamentale è stato l’utilizzo del georadar assieme ai Vigili del Fuoco e al pastore belga Klaus, addestrato per la ricerca di cadaveri. I prossimi giorni, dunque, saranno decisivi per capire dalla Procura le accuse definitive e la strategia che vorrà adottare la difesa.

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