IL CORSO
Gestione incidenti stradali gravi, Asugi guida il primo seminario multidisciplinare

Decine di Vigili del Fuoco e sanitari sono stati formati per la gestione avanzata preospedaliera degli accadimenti più gravi che si verificano sulle strade.
Si è concluso la scorsa settimana il corso di “Gestione avanzata preospedaliera dell’incidente stradale in equipe multiprofessionale”, organizzato da Asugi nella sede del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Gorizia. Il seminario si è sviluppato nell’arco di due giornate, durante le quali sono stati simulati complessi scenari di incidenti stradali maggiori. «L’esercitazione, che ha coinvolto sia sanitari del Pronto soccorso sia vigili del fuoco, aveva un fine comune: la salute pubblica del cittadino in situazioni d’emergenza», spiega l’infermiere Manuel Cleva, responsabile scientifico del corso insieme ad Alberto Peratoner e Daniele Bertagnolli.
Le giornate hanno visto una ventina di vigili mettersi a confronto con altrettanti sanitari del territorio isontino. Sono stati coinvolti, infatti, tutti gli enti che prestano soccorso nell’area: la Sogit di Grado, la Croce verde goriziana, l'Asugi e il 118 di Gorizia, la Croce rossa e l’Asugi di Monfalcone. «Tra gli obiettivi principali del seminario – continua sempre Cleva – si è mirato a sviluppare un approccio migliore alla comunicazione tra sanitari e vigili del fuoco. Ma, a livello più pratico, sono state insegnate le tecniche più efficaci per l’inserimento in sicurezza di un sanitario nell’abitacolo di un veicolo ancora occupato dalla persona che ha subito l’incidente, portandogli fin da subito le prime cure mentre i vigili operano per la sua estrazione».
Nel corso delle esercitazioni sono stati coinvolti anche diversi figuranti forniti dai comitati dai comitati della Croce rossa di Gorizia, Casarsa della Delizia, Palmanova, Udine, Maniago, Udine e Trieste. «Un’ottima preparazione del personale è fondamentale per rendere i nostri interventi più rapidi ed efficaci», afferma Cleva, soprattutto in considerazione della sempre maggiore varietà di mezzi in circolazione. «Tra le prime cose che deve comunicare alla centrale il personale sul luogo di un incidente, infatti, è proprio il numero di targa del mezzo incidentato. Ogni mezzo ha le proprie istruzioni – accessibili anche grazie a un’applicazione per smartphone – per gli interventi del personale di soccorso, che possono variare moltissimo a seconda che sia un veicolo elettrico, ibrido, o con motori a diesel e benzina».
Se quella di Gorizia è la prima edizione, seminari come questo si svolgono in Italia già da diversi anni. «Risale a una decina di anni fa un manuale tecnico di 300 pagine per affinare le tecniche di soccorso multiprofessionali, elaborato a Mestre proprio in vista di un’iniziativa simile», conclude l’infermiere, che durante il corso è stato affiancato da altri tredici formatori provenienti da tutto il territorio regionale. Nel corso della due giorni sono stati formati venti vigili del fuoco e ventiquattro sanitari.
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