la polemica
Gatti tra le tombe del cimitero centrale di Gorizia, polemica tra Roldo e gli animalisti

Il consigliere comunale risponde alle accuse ricevute dall'Apda: «Serve rispetto, gli animali non possono entrare lì».
Aveva provocato l’irritazione da parte degli animalisti con la sua interrogazione a proposito di una colonia felina in cimitero centrale a Gorizia. Ora, il consigliere Rinaldo Roldo (Cambiamo con Toti) replica alle accuse indirizzatigli dall’Animal pride defending association Fvg (Apda), che in una nota avevano scritto “che i gatti sono animali liberi su tutto il territorio italiano e ci meravigliamo delle sue polemiche riguardanti le colonie feline presenti presso zone cimiteriali”. Gli avevano quindi chiesto una rettifica dalle sue parole, ma l’esponente conferma la propria posizione: “Si tratta di rispetto” replica.
“Non mi sarei mai immaginato della presenza di una colonia felina lì dentro - spiega -, ma mi hanno fatto vedere le cuccette. Queste non sono state portate dai mici ma da qualcuno, con il consenso di qualcun altro. Ma perché in cimitero? Posso fare una colonia felina in chiesa? Avrei messo un posto simile all’esterno dell’area, ce ne sono tanti di punti dove poterlo costruire. Non dico che i gatti non devono essere liberi, ma proprio per questo li faccio star fuori da quel contesto”. Roldo quindi ricorda il regolamento comunale del 1998, dove si prevede che gli animali “non possono essere portati all’interno del cimiero, così come non si può fumare”.
Il membro dell’Aula precisa che non vuole fare polemiche “su una cosa del genere, non farei mai del male agli animali e in casa ne ho. Basterebbe prendere le cuccette e spostarle in un altro luogo consono, che il Comune può mettere a disposizione”. Roldo quindi rivendica il fatto di essere “uno dei 41 consiglieri che rappresentano i cittadini. Quando vengo sollecitato da certe argomentazioni, le porto in consiglio comunale e si valuta il da farsi, per migliorare la situazione”. Dopo la sua interrogazione, l’assessore al benessere degli animali, Chiara Gatta, ha spiegato che si attiverà per fare le verifiche del caso.
“Non ho da chiedere scusa a nessuno - conclude il portavoce di Cambiamo -. Bisognerebbe chiederlo ai defunti che riposano lì e ai loro familiari, che trovano le tombe imbrattate. Non so chi abbia dato l’autorizzazione per installare lì la colonia, ma sicuramente l’ha data anche il Comune, dato che l’area è di sua proprietà, e poi dall’Azienda sanitaria per le questioni di igiene”. Su questo aspetto, nel corso dell’interrogazione era intervenuto anche l’assessore all’ambiente Francesco Del Sordi, spiegando che l’amministrazione “prende solo atto della nascita di una colonia felina e non è lui che la crea”.
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