l'intervento
Galleria Rifugio, parte la prima fase dei lavori per l'apertura a Monfalcone

Iniziate ieri mattina le fasi di sondaggio sulla sommità della Scalinata Granatieri. I lavori dovrebbero concludersi a fine agosto, spesa da oltre 460mila euro.
Sono iniziate ieri mattina le operazioni di sondaggio sulla sommità della Scalinata Granatieri a cura della ditta Cella Costruzioni Srl di Coseano, che si è aggiudicata i lavori per la riapertura della Galleria Rifugio di Monfalcone. Si tratta di uno scavo profondo operato nel punto in cui - in base ai documenti storici e alle ricostruzioni fotografiche - risulta essere posizionata l’imboccatura del tratto iniziale della Galleria Rifugio, scavato nella roccia carsica che conduceva alla vera e propria galleria con la volta in cemento armato. L’importo per l’esecuzione dei lavori è di 460.144,04 euro al netto dell’Iva.
I rilievi strumentali, effettuati attraverso l’impiego della strumentazione laser e gps eseguiti per la redazione del progetto, indicano che la volta naturale di questo primo tratto di galleria si trova a circa 1,5 metri sotto la carreggiata stradale e al di sotto dei primi gradini della sommità della scalinata. Le operazioni di sondaggio permetteranno di capire e verificare la posizione planimetrica esatta della galleria, che potrebbe essere leggermente “disassata” – quindi non disposta geometricamente alla pari - rispetto alla Salita Granatieri. Si potranno inoltre comprendere le modalità che hanno permesso di effettuare il riempimento per chiudere l’ingresso del rifugio negli Anni ’50 del secolo scorso. Sarà pure verificata la procedura originaria di costruzione delle strutture della gradinata.
«Sono stati avviati i lavori per restituire alla città la Galleria Rifugio, un’opera strategica, che si inserisce nel piano di valorizzazione, anche in veste storica, del centro città – sono le parole del sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint - questo intervento ci consentirà di poter rivivere la vita di un tempo, attraverso un progetto che è un mix di storia e di innovazione». Eseguiti i sondaggi, il direttore dei lavori, l’architetto Roberto Mattarelli, il Rup del Comune e l’impresa, valuteranno le modalità di avvio i lavori in quest’area in modo da arrecare il minor disagio possibile ai cittadini e alla circolazione stradale.
Si valuterà, in particolare dal punto di vista tecnico, se realizzare l’apertura della parte iniziale della galleria aprendo dall’alto un tratto della Salita Granatieri in corrispondenza all’angolo con l’inizio di via Serenissima, eseguire lo svuotamento del materiale da rimuovere dall’alto e poi realizzare una soletta di copertura in cemento armato per ripristinare il manto stradale, oppure se sia percorribile una soluzione alternativa mediante l’installazione di micropali con soletta e successivo svuotamento della galleria dall’interno.I sondaggi consentiranno anche di valutare la possibilità di ottimizzare i sottoservizi attualmente presenti nell’area della scalinata Granatieri.
Definite le modalità di svolgimento dei lavori, l’area della scalinata sarà recintata lasciando un passaggio pedonale laterale e - entro il mese di gennaio - sarà effettuata la consegna ufficiale dei lavori, che saranno completati in 220 giorni. A seguire, verranno realizzati gli allestimenti museali sotto la supervisione del Consorzio Culturale del Monfalconese, che si concluderanno entro la fine del 2024, quando poi sarà possibile immergersi in un percorso di 270 metri per rivivere la storia della città e la vita dei suoi cittadini risalente al periodo della Seconda Guerra Mondiale.
«Accanto agli elementi originari come le pitture parietali – spiega infine Cisint - saranno infatti installate sagome parlanti che narreranno le vicende storiche e le emozioni vissute dagli occupanti della Galleria, quasi come se ci fossero ancora quelle persone a raccontare con la loro viva voce ciò che è accaduto. Un bel messaggio da tramandare a giovani e bambini e per mettere la nostra cultura sempre più a disposizione di tutti».
L’itinerario curato dal Ccm
Il percorso espositivo prevede di creare un itinerario multimediale fatto di elementi comunicativi e suggestioni sonore, in grado di coinvolgere il visitatore in un’esperienza multisensoriale che lo immerga, non solo nell’ambiente reale, freddo, umido e buio della Galleria, ma che lo renda emotivamente partecipe delle storie che saranno raccontate.
I pannelli illustrativi, le suggestioni sonore, i personaggi parlanti, gli arredi e i giochi di luce condurranno il pubblico a maturare una riflessione storica, culturale ed etnografica sulla Galleria Rifugio, sulla sua funzione e sulle vicende delle persone che vi hanno trovato conforto e che hanno condiviso un’esperienza profondamente umana, che ha assunto una dimensione, sia locale che globale.
Le attività previste
Il Consorzio Culturale del Monfalconese, nel corso del 2024, coordinerà i lavori di allestimento del manufatto bellico che troveranno avvio dopo una prima importante operazione di consolidamento strutturale e messa in sicurezza. La strategia espositiva e lo stesso progetto espositivo della Galleria Rifugio sono frutto di un lavoro collettivo che ha coinvolto esperti e istituzioni che il Consorzio ha fatto sedere attorno ad un tavolo di lavoro in questi ultimi anni. L’allestimento è stato ideato per trasferire elementi rappresentanti valori di comunità e condivisionedi cui il Consorzio, attraverso la selezione e la redazione dei contenuti espositivi, si farà garante.
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