Gaffe della Rai sul muro di Gorizia, in Transalpina entusiasmo per il Giro d'Italia

Gaffe della Rai sul muro di Gorizia, in Transalpina entusiasmo per il Giro d'Italia

in slovenia

Gaffe della Rai sul muro di Gorizia, in Transalpina entusiasmo per il Giro d'Italia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 24 Mag 2021
Copertina per Gaffe della Rai sul muro di Gorizia, in Transalpina entusiasmo per il Giro d'Italia

Errore storico per la giornalista della Rai, che ha confuso le date sulla divisione delle due città. Il Giro vissuto oltreconfine.

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Non è passata inosservata a molti la gaffe di ieri in diretta dal Giro d’Italia. Su Rai 2, infatti, nel corso del collegamento da piazza Transalpina e trg Evrope a Gorizia e Nova Gorica, la giornalista Maria Barresi ha fatto confusione con le date relative al muro che divideva le due città. Ha preso la parola per presentare l’Orchestra giovanile slovena che stava eseguendo in diretta “Nel blu, dipinto di blu” di Domenico Modugno e le ha spiegato l’origine del posto in cui si trovava: “Mi trovo nel punto proprio in cui, nel 1947, fu alzato il muro dopo la Prima guerra mondiale, dove tanti italiani persero la vita alla conquista di Gorizia”.

Frase che ha fatto saltare su dalla sedia molti telespettatori, insieme ad altre come il curioso toponimo “San Mariano del Friuli” uscito durante la cronaca della tappa. In ogni caso, la giornata vissuta nella piazza europea per eccellenza ha visto insieme centinaia di italiani e sloveni, uniti nell’attesa di vedere la carovana sfrecciare in vista dell’imminente traguardo. Un pomeriggio vissuto all’insegna del sole, con i giovani orchestranti che hanno allietato i momenti con la loro musica. Poco prima dell’arrivo dei corridori, peraltro, il clima è nettamente peggiorato, con una forte perturbazione che ha interessato l’area per diversi minuti.

Pioggia a parte, il duo di testa Victor Campenaerts e Oscar Riesebeek è stata salutata con grandissimo entusiasmo, mentre una lunga coda di persone è rimasta in attesa anche del resto del gruppo. Il pubblico - senza mascherine, vista la non obbligatorietà oltreconfine se si è all'aperto - arrivava fino all’interno di Erjavčeva ulica, anche perché le bici in gara sarebbero passate per la Castagnavizza. Da lì la discesa per il Rafut e il ritorno in Italia con lo sprint finale per piazza della Vittoria. Qui, è stato il professionista belga a trionfare. Nel frattempo, Nova Gorica si gode la giornata che proietta già al 12 giugno, quando il Giro di Slovenia toccherà Monte Santo.

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