il vertice
Il futuro dell'Ugg in bilico, il prefetto convoca le istituzioni di Gorizia

L'incontro per capire come rilanciare la realtà, il vicepresidente Sfiligoi guarda al 2025.
Il futuro dell’Unione ginnastica goriziana sarà al centro della riunione in Prefettura a Gorizia, convocata per venerdì mattina. Il commissario di governo Raffaele Ricciardi ha voluto riunire allo stesso tavolo il sodalizio messo in ginocchio dai debiti e le istituzioni locali, per cercare “un percorso condiviso per raggiungere l’obiettivo di rilancio” di questa società, “storico patrimonio della città” come si legge in una nota diffusa da piazza della Vittoria.
All’incontro sono stati invitati i parlamentari del territorio; l’assessore regionale allo sport Tiziana Gibelli; il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna; i presidenti della Camera di commercio della Venezia Giulia, del Gect Go, della Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia e del Coni regionale. Un ampio ventaglio di figure per arrivare a un accordo dapprima sulla sostenibilità della realtà sportiva, che da dicembre è presieduta dall’ex numero due Elisa Hoban.
L’obiettivo del prefetto, prosegue la nota, è di “coinvolgere tutti i soggetti, pubblici e privati, interessati a garantire la sostenibilità, prima, e il rilancio, poi, dell’Ugg, per individuare ogni possibile prospettiva di valorizzazione della funzione, non solo sportiva ma anche sociale e culturale anche nell’ottica delle iniziative che saranno realizzate nell’ambito di GO2025”. Una situazione complessa che dovrà tenere conto del mezzo milione di debiti, metà dei quali legati a mutui.
“C’è stata la sensibilità da parte del prefetto - spiega il vicepresidente Moreno Sfiligoi, ex stella della pallacanestro proprio con la maglia goriziana - che si è interessato alla nostra realtà. Sono stati riuniti tutti coloro che possono essere gli attori determinati per salvare la nostra realtà, che significa un impegno collettivo verso l’istituzione che, per 150 anni, ha tenuto alto il nome della città. A lei dobbiamo il fatto che Gorizia è conosciuta in tutta Italia per il basket”.
Sfilogi rimarca la necessità, di riflesso, di “di salvaguardare i nostri figli, nipoti e nonni, perché da noi vengono bambini, ragazzi ma anche anziani e associazioni, gente fa attività fisica. Questo significa più salute”. Il nocciolo della questione, però, è il sostegno economico, imprescindibile visto che attualmente manca la liquidità necessaria per pagare bollette e istruttori. Per questo, le diverse attività sono ferme in uno stand-by che sta diventando sempre più lungo, complice la pandemia.
Un piano di recupero, peraltro, c'è già sul tavolo “ma non si può prescindere dalla sistemazione dei conti. Sono già state instaurate relazioni interessanti, ma è inutile parlarne oggi quando dobbiamo prima risolvere la questione finanziaria. Altrimenti è aria fritta”. Sull’immobile c’è anche l’idea per l’efficientamento energetico, così da alleggerire i futuri costi delle bollette, e oltre allo sport si guarda al ruolo con la Capitale europea della cultura 2025.
“È una struttura che può essere messa al centro di quell’appuntamento - auspica l’ex cestista -. Non c’è a Gorizia un altro posto simile per concerti, manifestazioni ed eventi. Ha una pluralità di sale, a partire dalla sala storica”. L’incontro di venerdì, quindi, servirà a capire se esiste la volontà concreta di rimettere in moto la realtà, iniziando a tracciare la rotta verso un mare attualmente molto agitato e ben lontano dalla terra ferma.
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