Il futuro di Romans d'Isonzo parte da scuola, cultura e mobilità sostenibile

Il futuro di Romans d'Isonzo parte da scuola, cultura e mobilità sostenibile

Alla scoperta del territorio

Il futuro di Romans d'Isonzo parte da scuola, cultura e mobilità sostenibile

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 27 Nov 2020
Copertina per Il futuro di Romans d'Isonzo parte da scuola, cultura e mobilità sostenibile

Gli obiettivi raggiunti e quelli in divenire nell'antico centro longobardo, tra sviluppo urbano e rinascita culturale.

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Dopo quasi un decennio alla guida del comune, alle elezioni amministrative del prossimo anno Davide Furlan lascerà il testimone a chi verrà dopo di lui. Presente in giunta fin dal 1997, dapprima come assessore e poi come primo cittadino, il 51enne ha visto cambiare notevolmente il territorio Romans d’Isonzo, cercando di imprimere anche una precisa direzione al suo sviluppo culturale, sociale ed economico. “Abbiamo sviluppato diversi progetti di ampio respiro in questi anni - racconta il primo cittadino -, iniziati già negli anni ’70/’80 con il sindaco Mirio Bolzan con l’individuazione della nuova zona industriale”.

Proprio la crescita di quest’ultima ha rappresentato un cambiamento sostanziale per la comunità locale, trasferendo fuori dal contesto urbano la maggior parte della attività produttive. A questa si è poi affiancata l’area sportiva, “che è al tempo stesso sia centrale, essendo a 300 metri dalla piazza, che decentrata, poiché servita dalla grande viabilità che porta fino in autostrada”. Con le amministrazioni guidate da Alessandro Zanella e dallo stesso Furlan, quindi, si è proceduto all’individuazione di uno spazio culturale in Casa Candussi-Pasiani, inaugurata nel 2011 e che oggi è in pieno sviluppo, grazie alla progettazione del museo permanente dei Longobardi.

Per migliorare la vivibilità in paese, il primo cittadino rivendica gli sforzi fatti negli ultimi 15 anni per la realizzazione della tangenziale esterna, che ha portato fuori tutto il traffico pesante. “Ora stiamo lavorando anche dentro il nucleo urbano - prosegue Furlan -, per incentivare la mobilità ciclopedonale, collegando soprattutto i percorsi casa-scuola”. Sul fronte culturale, inoltre, recentemente l’amministrazione ha acquisito l’ex cinema Impero di via Aquileia, realizzato nel 1938 e dismesso da anni, che nel prossimo futuro sarà al centro di un progetto per il suo sviluppo. Proprio davanti a questo sito, è in corso anche la riqualificazione dell’ex campo sportivo.

Sul fronte economico, l’area artigianale è sicuramente trainante non solo per Romans ma per l’intera zona limitrofa. “Il tessuto ha tenuto bene negli anni - conferma il sindaco -, stiamo tenendo indici occupazionali che ci confortano. La nascita del centro commerciale Tiare a Villesse ha sicuramente agevolato lo sviluppo delle imprese. Attualmente ci sono ancora dei lotti da riempire, ovviamente auspichiamo che si possa arrivare a saturazione e piena operatività”. Viceversa, in paese si cerca di rendere la qualità della vita il più sostenibile possibile, anche con la recente istituzione di “zone 30”, in particolare nei pressi delle scuole.

Proprio il tema educativo è stato al centro degli obiettivi della giunta Furlan, che nella vita è anche docente. “In via delle scuole andremo a realizzare finalmente la nuova scuola media, che andrà in appalto entro il prossimo anno grazie ai fondi stanziati dall’Inail già nel 2016. Dopo quattro anni di interlocuzione con l’ente, dovremmo essere finalmente al dunque per la costruzione del nuovo edificio”. Quest’area sarà poi interconnessa agli impianti sportivi, passando per il centro, grazie anche al nuovo bici-plan. Con la nuova scuola, inoltre, anche la sede operativa dell’Istituto comprensivo saranno spostati qui da Mariano.

L’emergenza Covid ha rischiato di complicare la gestione delle sedi, soprattutto in vista della ripartenza a settembre. “Siamo rimasti costantemente in contatto con la dirigenza scolastica, lavorando tutta l’estate. Un mese fa si sono registrati alcuni casi positivi tra i ragazzi ma li abbiamo gestiti al meglio e siamo stati il primo istituto in regione a creare un protocollo di comportamento, sottoposto all’Azienda sanitaria, per affrontare queste situazioni”. Dal 30 ottobre, inoltre, è stata data priorità alle lezioni in presenza, chiudendo invece gli impianti sportivi al chiuso e consentendo solo l’attività individuale all’aperto.

Sul fronte culturale, infine, Romans punta a diventare un centro di riferimento, anche grazie al lavoro che si sta facendo sulla storia longobarda ma non solo. Per questo è fondamentale l’apporto delle associazioni: “Il tessuto locale è molto vitale, anni fa abbiamo scommesso su Casa Candussi-Pasiani che ora è diventata importantissima per le attività che svolge regolarmente. In più, coinvolgiamo sempre le scuole, soprattutto in occasione delle celebrazioni. Moltissimo è stato fatto poi sulla cultura ‘ambientale’: siamo stati il primo comune in provincia ad adottare la tariffa puntuale per i rifiuti, nonché ad istituire un centro per il riuso. Nel primo semestre 2020 abbiamo l’80% di raccolta differenziata”.

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