Il commento
Futuro dell'ospedale di Gorizia, il Comitato ancora preoccupato: «Diritto alla salute è in discussione»
Dubbi sulle linee 2026 del Servizio sanitario regionale e sulla destinazione dei posti letto dell’Ospedale di Comunità. Adami, «nessuna chiarezza sul piano cardiologico e sul ruolo del presidio goriziano».
Un nuovo allarme, questa volta a lungo termine e non dettato da imminenti chiusure, è quello che è stato lanciato dal Comitato Salute Pubblica di Gorizia questa mattina, 29 ottobre. A prendere la parola Adelino Adami che ha citato le recenti dichiarazioni del primo cittadino, Rodolfo Ziberna, secondo cui l’assessore Riccardi avrebbe «confermato la permanenza della cardiologia e dell'Unità di Terapia Intensiva Cardiologica presso il presidio ospedaliero di Gorizia ma nelle linee annuali per la gestione del Servizio Sanitario Regionale per l’anno 2026 non troviamo alcuna conferma e, anzi, viene affermato che il Direttore Generale dell’Azienda Regionale Coordinamento sanitario dovrà definire il piano della rete emergenze cardiologiche per il prossimo triennio ma nulla trapela su quali basi tale piano verrà formalizzato».
Il Comitato solleva anche dubbi sulla «velocità con cui queste linee annuali per la gestione del Servizio Sanitario Regionale, sono state approvate dal Consiglio Autonomie Locali il 27 ottobre di quest’anno. Gradiremmo sapere se fossero state lette tutte le 197 pagine del documento valutandone appieno le ricadute prima di esprimere il parere favorevole e se il Consiglio Comunale al suo completo ne fosse stato informato».
Tra i temi che in queste linee sono delineati il Comitato punta il dito sulle Case di Comunità e sugli Ospedali di Comunità, soprattutto capire se «i 20 posti letto previsti per il nostro Ospedale di Comunità saranno 20 posti nuovi o serviranno solo per il trasferimento della Rsa già esistente nell’ospedale civile?», ha proseguito Adami che ha puntato il dito anche sulla riorganizzazione delle attività chirurgiche oncologiche «e sulla carenza dei medici di medicina generale che non viene citata». Stesso va detto per «il Progetto di fattibilità e finanziamento che riguarda l’adeguamento de ampliamento del Pronto Soccorso di Gorizia di cui non si conosce nulla».
«La sanità pubblica locale, nelle sue espressioni territoriali ed ospedaliere, sarà chiamata nel prossimo futuro ad affrontare profonde sfide che chiederanno un continuo e costante monitoraggio, il Comitato salute pubblica di Gorizia è da tempo impegnato in questo lavoro. Le difficoltà del presidio ospedaliero di Gorizia purtroppo non si esauriscono con la cardiologia, ma investono anche altri ambiti e specialità, che richiedono di essere affrontate subito prima di diventare insanabili. Ancora una volta sembra che emerga la volontà non di risolvere i problemi ma di rinviarli e non si voglia definire chiaramente qual è e quale dovrà essere il ruolo del presidio ospedaliero di Gorizia e Monfalcone e come debbano essere suddivise le specialità tra le due sedi», prosegue il Comitato che spera in un incontro con la politica locale.
«A questo proposito dobbiamo segnalare che recentemente il Comitato, a più riprese, ha fornito la propria disponibilità ad incontrare la Conferenza dei capigruppo di tutte le forze politiche, per fornire loro dati ritenuti molto importanti, purtroppo senza ottenere risposta. Non abbiamo ancora capito se tale esito negativo sia dovuto ad un deficit di comunicazione all'interno delle istituzioni comunali oppure ad una non disponibilità ad incontrarci. Delle due ipotesi la prima ci sembra incredibile, ma facilmente risolvibile, la seconda ipotesi sarebbe gravissima perché testimonierebbe la fine dell'unità di tutte le forze politiche goriziane sui temi della sanità, nonostante le dichiarazioni del Presidente del Consiglio che auspicavano la trasversalità e l'unitarietà.
«Non vogliamo credere a questa seconda ipotesi e quindi rinnoviamo fiduciosi, anche attraverso la stampa, la nostra richiesta di un incontro con tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio comunale per poter esporre quelli che a nostro avviso sono dei nodi strategici importanti per il futuro della nostra sanità pubblica isontina, ed in particolare la sede ospedaliera di Gorizia», conclude il Comitato che richiama le forze politiche e sociali ancora una volta per mantenere «l’unità di intenti per la sanità del nostro territorio. Il grande bene del diritto alla salute, in questo momento, è in discussione».
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.
Occhiello
Notizia 1 sezione
Occhiello
Notizia 2 sezione

















