IL FILM
‘Futuri intrecci’, la tradizione del merletto goriziano parla alle nuove generazioni

Martedì 22 luglio il documentario di Cristian Natoli sarà proiettato al Parco Coronini Cronberg. Prima assoluta per l’opera al Premio Amidei.
Il merletto goriziano rappresenta una delle eccellenze artigianali più raffinate del Friuli Venezia Giulia, frutto di una tradizione secolare che affonda le sue radici nel XVIII secolo. Nato come espressione di eleganza e maestria manuale, questo tipo di merletto si è sviluppato grazie all’influenza delle scuole austro-ungariche e italiane, trovando in Gorizia un terreno fertile per evolversi in uno stile unico. Realizzato interamente a mano con ago e filo, il merletto goriziano è simbolo di pazienza, precisione e creatività femminile. Oggi, grazie all’impegno di artigiane, associazioni culturali e scuole specializzate, questa antica arte continua a vivere e a raccontare la storia e l’identità del territorio.
Per raccontarne l’unicità la Fondazione Scuola Merletti in collaborazione con ERPAC di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha voluto produrre un film documentario che ne raccontasse l’unicità. Il film è stato realizzato da Tesla Production S.r.l. in collaborazione con l’ISIS Michelangelo Buonarroti di Monfalcone, l’ISIS Galileo Galilei-Enrico Fermi-Nicolò Pacassi di Gorizia, l’associazione Il Buonarroti Aps, l’Istituto di musica Antonio Vivaldi di Monfalcone Aps, la Fondazione Villa Russiz e in partenariato con APT Gorizia - Azienda Provinciale Trasporti di Gorizia ed è firmato dal regista goriziano Cristian Natoli.
Futuri intrecci unisce documentario e finzione per raccontare come un’arte antica possa dialogare con il presente e parlare alle nuove generazioni. Attraverso la storia di Giulia, una giovane DJ in cerca della propria identità artistica e grazie alle testimonianze di maestre e studentesse merlettaie, il film crea un ponte tra tradizione e innovazione. Le maestre artigiane sono custodi di tecniche raffinate come il celebre punto Fiandra a tre paia e il percorso di scoperta di Giulia diventa il filo conduttore tra due universi solo in apparenza lontani: quello di tomboli e fuselli e quello della musica elettronica e della creatività giovanile.
Giunto a Gorizia nel Seicento grazie alle Suore Orsoline, il merletto si è affermato nel tempo come simbolo identitario del Friuli Venezia Giulia. Ancora oggi viene realizzato esclusivamente a mano trasformandosi, grazie all’abilità delle merlettaie, in gioielli contemporanei, decorazioni per abiti e vere e proprie opere d’arte. Futuri intrecci mostra come una tradizione antica possa non solo sopravvivere, ma reinventarsi nel presente, trovando nuova linfa nella creatività delle nuove generazioni.
La proiezione è in programma martedì 22 luglio al Parco Coronini Cronberg alle 21:15 e rientra nell’ambito del Premio internazionale alla sceneggiatura Sergio Amidei.
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