Il fuoco di San Giovanni illumina la centa di San Lorenzo a Ronchi dei Legionari

Il circolo culturale Jadro ha acceso ieri sera il tradizionale fuoco di San Giovanni, un momento tradizionale i cui simboli sono l'acqua e il fuoco.

Il solstizio d’estate apre la fase discendente dell'anno e la notte di San Giovanni rientra proprio nelle celebrazioni solstiziali.

Il presidente del Circolo Jadro, Carlo Mucci, in occasione dell'accensione del fuoco di San Giovanni a Ronchi dei Legionari, ha voluto sottolineare come in questa festa, secondo un’antica credenza, il sole, ovvero il fuoco, si sposa con la luna, l’acqua.

“Da qui i riti e gli usi dei falò e della rugiada, presenti nella tradizione popolare contadina e non a caso i simboli di San Giovanni sono proprio il fuoco e l'acqua. I falò accesi nei campi, erano considerati oltre che propiziatori, anche purificatori. Il fuoco fu considerato pure il promotore della crescita dei raccolti del benessere dell'uomo e degli animali. Stornava i pericoli e le calamità naturali come tuoni, lampi, tempeste”, racconta lo stesso Mucci.

Presente all'evento, sfidando la calura estiva, una cinquantina di persone hanno voluto trovarsi in allegria per condividere musica e assistere alla premiazione delle corone di fiori di campagna. Il Circolo Jadro, presente sul territorio, propone da anni in maniera itinerante la realizzazione di questo evento.

Prossimi appuntamenti per il sodalizio saranno il 21 luglio la realizzazione di un evento assieme a Kulturni dom e i sindaci di Aiello del Friuli e di Doberdò del Lago per ricordare l’incontro avvenuto cinque anni or sono tra i presidenti di Italia e Slovenia proprio a Doberdò, mentre il 2 agosto, a Ronchi dei Legionari presso l'Auditorium, ci sarà una serata musicale con il gruppo di fisarmonicisti di Jamiano. 

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