le feste
Il fuoco di San Giovanni accende l'estate a Ronchi, tutti attorno al falò

Rinnovata la tradizione che dà inizio all'estate, la serata in provincia.
È ritornata negli scorsi giorni anche a Ronchi dei Legionari la festa del solstizio d'estate. Un evento, quello collegato all'antica festa pagana, che è stato riproposto nella notte di San Giovanni Battista dall'Associazione Jadro. I falò sono stati accesi nella zona del parco adiacente alla chiesa parrocchiale di San Lorenzo. Ma i tradizionali "kres" sono stati accesi anche in varie località del Carso, come a Jamiano e Doberdò, o come nel caso del falò a di Sant'Andrea di Gorizia che è stato organizzato dall'associazione "sKultura 2001".
Iniziative analoghe si sono tenute anche a Rupa, dove oltre ai falò, si è tenuta la presentazione del libro "Per tutti, non per me" scritto da Peter Verc. "Per celebrare il giorno più lungo dell'anno, gli sloveni della Bisiacaria si incontrano ormai con continuità da almeno 40 anni con la partecipazione fissa di alcuni amici come gli ex assessori comunali Fabio Del Bello di Monfalcone e Sergio Cosolo di San Canzian d'Isonzo" ha spiegato Carlo Mucci, presidente dell'associazione Jadro.
"Anche quest'anno - ha aggiunto - il falò ha attratto giovani e meno giovani che hanno fotografato il divampare delle fiamme, il fumo che si innalzava e con gli occhi focalizzati sulle magiche faville che volteggiavano nell'aria. A Ronchi accanto alla chiesa eravamo una sessantina di persone. Savio Cumin, segretario del circolo locale del Pd, ha portato i suoi saluti e quelli del nuovo sindaco Mauro Benvenuto. Era presente anche Franco Miniussi, presidente delle Acli, e c'è stata la collaborazione del Nuovo Bar Acli di Mattia Tuni".
"L'intrattenimento musicale è stato affidato ai fisarmonicisti Stefan Nanut e Daniel Budin di Sovogna d'Isonzo. Alcune signore dell'associazione hanno preparato varie prebilatezze e offerto bevande".
"Da noi e in molti altri luoghi in Europa - ha spiegato ancora il presidente del sodalizio sloveno - alla vigilia di San Giovanni si è anche conservata la tradizione di fare e poi appendere alla porta d'ingresso le ghirlande di San Giovanni, che dovrebbero proteggere la casa e i residenti da ogni maleficio e calamità". Anche questa volta si è ripetuta la premiazione delle coroncine più belle e significative impreziosite da piante officinali. Sono state esposte nove ghirlande.
Un'apposita commissione ha premiato per prima Sonja Božič di Monfalcone, il secondo riconoscimento è andato a Giuliana Fontana di Ronchi e il terzo è andato ad Albina Svetlič di Monfalcone. I premi con i diplomi di partecipazione, giunti a tutte le confezionatrici, sono stati consegnati dai presidenti delle locali associazioni slovene Jadro di Ronchi e Tržič di Monfalcone, Lucia Germani Scropetta.
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