Friuli nel mondo, 30 giovani ambasciatori per Gorizia 2025

Friuli nel mondo, 30 giovani ambasciatori per Gorizia 2025

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Friuli nel mondo, 30 giovani ambasciatori per Gorizia 2025

Di Redazione • Pubblicato il 28 Feb 2022
Copertina per Friuli nel mondo, 30 giovani ambasciatori per Gorizia 2025

Siglata la Carta tra le diverse associazioni, i giovani promuoveranno gli eventi del territorio.

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I giovani come ambasciatori del Friuli Venezia Giulia e della sua cultura. È questo l’obiettivo che ha dato coronamento al progetto “Incontrando e coinvolgendo esperienze”, finanziato dalla Regione e realizzato dall’Ente Friuli nel Mondo in qualità di capofila delle associazioni dei corregionali all’estero. La firma della "Carta di Gorizia" è avvenuta sabato mattina, in occasione dell'appuntamento con una trentina di ragazzi videocollegati da tutto il mondo, dopo altri due incontri a novembre e dicembre.

Nato con lo scopo di intessere una rete europea di relazioni con giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, domiciliati all’estero o discendenti di emigrati, il progetto ha visto un ciclo di convegni. Da questo, è stato individuato il primo gruppo operativo di 30 giovani, espressione di tutte le associazioni di corregionali riconosciute in Friuli Venezia Giulia: Ente Friuli nel Mondo, Alef, Clape, Giuliani nel Mondo, Efasce, Eraple, Unione Emigranti Sloveni.

Tra le loro mission, com'è stato spiegato al Teatro Verdi durante l'incontro, c’è l’impegno di promuovere nel mondo Go!2025, appuntamento che tra 3 anni vedrà congiuntamente Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura. Ma anche rassegne di punta come il Mittelfest di Cividale. "Un ruolo che i trenta giovani “ambasciatori” svolgeranno mettendosi a disposizione delle associazioni di riferimento e delle istituzioni regionali" ha spiegato il presidente di Friuli nel Mondo, Loris Basso.

Il Comune di Gorizia è stato rappresentato dall’assessore alla Cultura, Fabrizio Oreti, che si è soffermato sull’importanza di coinvolgere i giovani della regione nel mondo per promuovere ciò che sta accendendo nel nostro territorio. Una zona che, visti i venti di guerra che stanno soffiando in Ucraina, sempre di più dovr essere preso come esempio di pace, crescita culturale ed economica. Dal canto suo, il Presidente del Gect Paolo Petiziol ha rivolto ai partecipanti un sentito appello che ha messo in evidenza l’importanza di crescere sviluppando curiosità, relazioni e voglia di migliorarsi.

Il consigliere regionale e presidente della V commissione, Diego Bernardis, ha sottolineato l’appoggio incondizionato al progetto che certamente veicola in tutto il mondo le ricchezze che può vantare il Friuli Venezia Giulia. Il convegno è stato chiuso dall’intervento del presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, che ha tenuto particolarmente ad essere presente a Gorizia per sottolineare che progetti di questo tipo si sposano perfettamente con il lavoro che sta portando avanti l’amministrazione regionale.

Proprio grazie ai giovani nel mondo, inoltre, ci sarà modo di instaurare tante iniziative che permetteranno di far emergere il grande potenziale che compone un territorio unico e speciale. Luigi Papais, componente del Consiglio generale Italiani all’estero e coordinatore del progetto, ha mediato l’attività che si è conclusa con la firma da parte di tutti i presenti e delle autorità intervenute della “Carta di Gorizia”.

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