il progetto
Friulano, sloveno e lingue minoritarie: Cormons prepara il suo festival
Il tutto si realizzerà nell’arco di un weekend, probabilmente nella primavera del 2025, con un convegno internazionale, due mostre ed eventi.
La valorizzazione del patrimonio linguistico dell’area transfrontaliera, la divulgazione e la tutela delle lingue minoritarie e del loro valore come conservatore di tradizioni, storia e cultura – anche enogastronomica - per favorire una migliore integrazione tra popoli e culture. Questo è quello che, nella giornata di ieri, presso la sala civica di Cormons, è stato presentato alla V Commissione consiliare della Regione Friuli Venezia Giulia, presieduta da Diego Bernardis (Fedriga presidente).
Il tutto sarà all’interno dell’ambizioso progetto del Festival internazionale delle lingue minoritarie che, probabilmente, si terrà nella primavera del 2025, agganciandosi in tal modo agli eventi della Capitale europea della cultura. A far le veci da presentatore proprio Bernardis, che ha ringraziato e introdotto sia i consiglieri regionali presenti, oltre che l’assessore Pierpaolo Roberti, che tutti i rappresentanti dei soggetti partner che collaboreranno al progetto.
Il primo a parlare, tuttavia, è stato il sindaco di Cormons Roberto Felcaro: «Non è raro trovare nella nostra cittadina persone che parlano contemporaneamente più lingue, come ad esempio, oltre ovviamente all’italiano, anche il friulano e lo sloveno. Questa nostra peculiarità credo che sia un coacervo di sensibilità e tradizioni che riteniamo vadano valorizzate, specie in una cornice così importante come saranno gli eventi del 2025. Ci siamo confrontati con i vicini amici di Brda, l’Aclif, la comunità slovena e le associazioni, per attrarre l’attenzione sul nostro territorio, forti anche del successo dell’ottenimento, dall’ultimo bando vinto, dei fondi che verranno destinati alla ristrutturazione dell’ex scuola Vittorino da Feltre che diventerà un centro culturale».
Molti gli eventi che verranno organizzati all’interno del Festival, anche se ancora in fase di perfezionamento: «Si realizzerà nell’arco di un weekend e l’obiettivo è quello di organizzare sul territorio un convegno di livello internazionale sulle lingue minoritarie, due mostre, di cui una itinerante che attraverserà il confine, dedicate alla storia e alle cultura delle lingue parlate sul territorio e, infine, un grande concerto curato dal Suns Europe Festival – ha spiegato la project manager Michela Lautieri – in mezzo a tutto ciò ci saranno anche workshop, mercatini enogastronomici e attività di tipo ludico-sportivo curate dal Collio Bike Team».
Grande l’entusiasmo da tutti i membri della commissione, come ad esempio Enrico Bullian (Patto per l’autonomia-Civica Fvg), che ha commentato: «Queste zone sono un vero unicum per la presenza viva di lingue diverse e perciò questo è un elemento che va valorizzato». Interessante, inoltre, il gancio che lo stesso ha lanciato in merito alla creazione di un’appendice del Festival dedicato alle parlate di derivazione veneta, come ad esempio il bisiaco.
Ora non rimane altro che aspettare la pubblicazione del bando del Gect Go, al quale parteciperà col progetto il comune capofila di Cormons, assieme al partner principale dell’Ente del turismo di Brda, per l’ottenimento dei fondi necessari per l’organizzazione del Festival. Al momento, ma come ribadito da Lautieri «le porte sono sempre aperte», collaboreranno anche l’Agenzia regionale per la lingua friulana (Arlef), l’Assemblea della comunità linguistica friulana (Aclif), le slovene Sso e Skgz, oltre che le associazioni locali, come ad esempio il Collio Bike Team, l’Associazione Cormonese Austria e l’Associazione Fulcherio Ungrispach.
Foto d'archivio
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