Disegno di Legge 44
Freno sui centri per minori stranieri non accompagnati, il leghista Calligaris «Fvg non è l’hotspot d’Italia»

Critiche le opposizioni e richieste di stralcio della norma in Consiglio Regionale. Bullian, «emendamento delicato, è speculazione politica». Fasiolo, «gestione compulsiva».
Dopo quella sul niqāb di martedì scorso, ieri, 19 marzo, si è scritta un’altra pagina politica difficile in Consiglio Regionale dove si è discusso del disegno di legge 44 in materia di sicurezza, immigrazione, finanza e lingue minoritarie. Un ddl che è andato a modificare delle norme già esistenti, ma che ha portato ad un ampio dibattito tra i banchi dell'Assemblea di piazza Oberdan. La discussione si accesa sull'emendamento di Giunta che modifica l'articolo 7 della legge regionale 2023 in materia di interventi di immigrazione e che prevede di subordinare le istanze per il rilascio di nuove autorizzazioni per le strutture che accolgono minori stranieri non accompagnanti a un parere vincolante della Regione.
Un tema questo, va detto, che riguarda diversi Comuni del Mandamento e della Bassa Friulana. Legato alla questione anche il fatto che con una delibera di Giunta saranno pure determinati i criteri per il rilascio del parere, incentrati sul reale fabbisogno di posti di accoglienza e sulla collocazione territoriale delle strutture, tenuto conto dei posti già disponibili e della localizzazione delle strutture già autorizzate. L'emendamento è arrivato in Aula saltando il passaggio della discussione in Quinta Commissione. Questo fatto ha scatenato le rimostranze della minoranza consiliare dalla dem Manuela Celotti al civico Massimo Moretuzzo fino ad arrivare a Fulvio Honsell di Open Sinistra Fvg.
Critico e per lo stralcio della norma – come Moretuzzo – anche Francesco Russo del Pd al quale si è unita Serena Pellegrino di Verdi e Sinistra che ha definito «arrogante» l’emendamento. Per il consigliere bisiaco Enrico Bullian di Patto-Civica, la le legge regionale 9/2023 «non ha bisogno di forzature con un emendamento che riguarda una tematica sensibile che si presta alla speculazione politica». Di «emendamento truffa» ha parlato la pentastellata Rosaria Capozzi. Si è detta invece convinta che sia «necessario discutere del tema in oggetto in Commissione» la dem Laura Fasiolo la quale ha aggiunto che «tali problematiche non vanno gestite in modo compulsivo, ma è necessaria una seria riflessione per cercare le soluzioni efficaci e migliori».
Replicando alle opposizioni, l'assessore alle autonomie locali Pierpaolo Roberti ha dichiarato che «la Commissione competente è già stata coinvolta sul tema quando è stata approvato la legge 9/2023 che sancisce che l'Amministrazione regionale attua il monitoraggio quantitativo e qualitativo dei flussi dei minori stranieri non accompagnati, nonché il monitoraggio sulla capienza e sul finanziamento delle strutture di accoglienza in base al fabbisogno territoriale». Il presidente della Regione Massimiliano Fedriga ha riferito dell’utilità del provvedimento definendolo «un utile strumento per mettere fine alla speculazione di risorse molto cospicue da parte dei centri di accoglienza per minori non accompagnati».
«Cittadini, sindaci e amministratori hanno chiesto a gran voce questa norma e anche il Gruppo Lega si era reso megafono di questa necessità – riferisce in una nota il capogruppo della Lega, Antonio Calligaris - interveniamo perché capiamo la preoccupazione e la paura dei cittadini e di chi vive e gestisce un territorio. Il Friuli Venezia Giulia rischia di diventare l’hotspot d’Italia per i minori non accompagnati che vengono inviati nella nostra regione da comuni di tutto il Paese. Con questo emendamento possiamo dare una risposta rapida al problema dell’accoglienza diffusa e indiscriminata di minori stranieri».
«La necessità di porre un tetto è sacrosanta perché è elementare che serva un criterio per limitare il proliferare di centri di accoglienza in piccole realtà come Begliano o Turriaco dove la presenza dei minori non accompagnati inciderebbe notevolmente sulla sicurezza e la qualità della vita dei cittadini» spiega ancora Calligaris. «L'assessore Roberti interviene a fianco dei Comuni per dire basta ai centri per minori in Friuli Venezia Giulia, da oggi mettiamo uno stop al proliferare di queste strutture nonostante la volontà delle opposizioni di dilatare i tempi con un passaggio in Commissione. Nasce il sospetto che questo possa servire a dare il tempo alle cooperative di aumentare le domande prima che i cancelli si chiudano» conclude.
«Incredibile Calligaris che cita il proliferare dei centri di accoglienza in piccole realtà come Begliano o Turriaco e dice che il Friuli Venezia Giulia rischia di diventare l'hotspot d'Italia per i minori non accompagnati che vengono inviati nella nostra regione da comuni di tutta Italia. Ma che coraggio che ha! Peccato che per il nuovo centro previsto a Turriaco, sia proprio il suo partito la salvinipremier che con il suo Assessore regionale Pierpaolo Roberti ha concesso due milioni e quattrocentomila euro alla giunta di sinistra del comune di Turriaco, per la ristrutturazione dello stabile per i giovani non accompagnati-clandestini» così Massimo Asquini di Patto per il Nord.
Foto Arc
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