Il francobollo che unisce Italia e Slovenia

Gorizia, presentato il francobollo che unisce Italia e Slovenia

LA PRESENTAZIONE

Gorizia, presentato il francobollo che unisce Italia e Slovenia

Di Rossana D'Ambrosio • Pubblicato il 28 Apr 2025
Copertina per Gorizia, presentato il francobollo che unisce Italia e Slovenia

Presentato stamane al parco del municipio a Gorizia, il folder per la Capitale europea della cultura.

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Nell’era della posta elettronica, continuano a raccontare la storia di un Paese con il fascino e la semplicità di un’immagine. Sono i francobolli, ancora oggi utilizzati per la posta cartacea a dispetto dell’e-mail. Nell’anno della Capitale europea della cultura non poteva mancare un segno dedicato a Nova Gorica e Gorizia congiunto con la Slovenia, come il francobollo emesso il 6 febbraio poco prima delle celebrazioni ufficiali. A questo va ad aggiungersi il folder presentato in data odierna – lunedì 28 aprile – nella primaverile cornice del parco del municipio di Gorizia. «Già con il mosaico in piazza Transalpina avevamo avuto occasione di mostrarci come vetrina internazionale – ha rimarcato il primo cittadino Rodolfo Ziberna – e questo è un altro momento di straordinaria importanza, perché siamo riusciti a far condividere fra due Paesi un francobollo che entrerà nel mercato del collezionismo, con cui Nova Gorica e Gorizia ribadiscono la portata dell’evento della Capitale europea».

Sotto un cielo limpido e terso le autorità hanno mostrato a organi di stampa e presenti la preziosa cartellina contenente francobolli e cartoline nella versione italiana, realizzati grazie al fotografo svizzero Fabrice Gallina e alla collaborazione del goriziano Massimiliano Stabile. Due, i francobolli emessi il 6 febbraio per la Capitale europea della cultura, recanti rispettivamente l’immagine del Castello e quella del palazzo della Ferrovia Transalpina. «Un francobollo iconico – ha osservato Ziberna – che rappresenta i due luoghi più importanti di Gorizia e Nova Gorica». Una cerimonia suggellata dal brindisi con i pregiati vini dell’azienda Sinefinis sorta proprio sul confine, che dal 2008 offre prodotti transfrontalieri. «Il vino è prodotto con grappoli che stanno al di là e al di qua del confine – ha evidenziato ancora – ed è la dimostrazione plastica di come le persone siano in grado di superare i confini». Concorde il primo cittadino di Nova Gorica Samo Turel, secondo il quale il francobollo congiunto «porterà il progetto nel mondo», e «il fatto che sia bilingue ne è testimonianza». 

Un foglietto con due francobolli in emissione congiunta con la Slovenia che ha già suscitato grande interesse nei collezionisti. «Finora ha destato grande attenzione da parte dei filatelisti – ha sottolineato Turel – e sarà un ottimo viatico che condurrà le due città nel mondo». A prendere la parola è stato poi il direttore delle Poste italiane per la filiale di Gorizia Claudio Fiorentino, che ha voluto soffermarsi sul dialogo fra le due città. «Ho apprezzato soprattutto questa diversità di cultura – ha considerato entusiasta - anche sotto l’aspetto enogastronomico. Dimostrazione di come due civiltà possano fondersi in un dialogo costante, soprattutto oggi che avvertiamo la necessità di costruire ponti e aprire dialoghi. Un esempio per superare i contrasti presenti nel resto d’Europa attraverso la civile convivenza».

Un frammento cartaceo che per primo vide la luce nel 1840 per opera di Sir Rowland Hill, che in Gran Bretagna ideò il celebre Penny Black, mentre nello Stivale i primi francobolli italiani iniziarono a circolare nel 1851. «È un piccolo pezzetto di carta, ma è cultura – ha rilevato anche il responsabile di coordinamento commerciale macroaree delle Poste italiane, Claudio Vescovi – e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy celebra tutte le eccellenze italiane». Due francobolli che, spiega Vescovi, intendono «celebrare l’unità» come già accaduto nel 2024 per il ventesimo anniversario dalla caduta del muro fra le due città. «Ho abitato in Friuli, e ho sempre notato questo carattere transfrontaliero – ha proseguito Vescovi – ma in questo caso non si avverte più distinzione fra Slovenia e Italia». Foglietti unici contenenti i due francobolli stampati in tiratura di 100mila e due esemplari, ai quali oggi si è aggiunto il folder filatelico contenente due cartoline con doppio francobollo e due buste primo giorno, oltre al foglietto e al bollettino recante la scheda tecnica con le caratteristiche. «Il foglietto, a seguito di un accordo, raggiungerà tutte le amministrazioni postali dislocate nel mondo – precisa Vescovi – entrando a far parte della collezione filatelica di ciascun Paese». 

Presente all’ingresso del municipio un’apposita postazione per l’annullo con la data odierna. «Un tributo concreto col quale è possibile costruire ponti fra popoli – è intervenuto Luca Giani, delegato del Dirigente Casa del Made in Italy – per aprirsi gli uni agli altri con il dialogo e l’integrazione fra culture. Una lezione di pace e speranza in grado di unire due popoli» che cancellano il muro con la tolleranza. Sulla stessa linea è stato il presidente del consiglio regionale Mauro Bordin, secondo il quale si è trattato di un momento «importante per l’intero Friuli Venezia Giulia». «È giusto che venga promosso e vissuto con iniziative come queste, che restano nel tempo. Non si tratta di un evento come gli altri, perché unisce due città che hanno una storia divisa. Che hanno percorso un sentiero di unione che va testimoniato giorno dopo giorno. Quand’eravamo ragazzi spedivamo cartoline, e osservare i francobolli era un modo per guardare i luoghi, conoscere le città, le storie. Il francobollo ha una funzione culturale enorme, e oggi lo usiamo per promuovere due città oltre che la cultura del rispetto e dell’amicizia, in un territorio che non ha più barriere né muri, ma solo la volontà di farsi conoscere nel mondo», ha concluso. Al brindisi benaugurale nel giardino è seguita una breve cerimonia di timbratura.

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