GLI APPUNTAMENTI
Franco Femia e Giovanni Battista Panzera presentano il loro ‘Massimiliano I, storia di un monumento a Cormons’
Il 4 e il 5 dicembre, due appuntamenti consecutivi illustreranno la ricerca, accompagnata da un’esposizione di materiali storici e dal libro omaggio per tutti i presenti.
Cormons si prepara a un doppio evento culturale dedicato alla storia della statua di Massimiliano I, figura che ha attraversato oltre cent’anni della vita cittadina tra celebrazioni, abbandoni e successivi recuperi. L’iniziativa si articola in due momenti: giovedì 4 dicembre 2025, alle 18, nella Sala Civica del Comune, sarà presentato il libro "Massimiliano I – La storia della statua cormonese attraverso immagini e documenti", mentre venerdì 5 dicembre 2025, sempre alle 18, verrà inaugurata la mostra collegata nella sala espositiva di via Matteotti 14, sede della Società Cormonese Austria In entrambe le occasioni, come indicano gli inviti ufficiali, ai presenti verrà donata una copia del volume.
Durante la serata del 4 dicembre lo storico Lucio Fabi dialogherà con Franco Femia e Giovanni Battista Panzera, autore della ricerca che ha dato origine sia al libro sia all’esposizione. Panzera stesso spiega le motivazioni del progetto e il significato di questa operazione di ricostruzione storica:
«Molti si chiederanno perché un libro e una mostra sulla storia della statua di Massimiliano I. L’argomento è già stato trattato più volte, ma non nel suo insieme in quanto ci si rifaceva a racconti e ricordi. Il libro e la mostra descrivono gli oltre cento anni di vita della statua, la decisione di erigerla, chi sono i finanziatori e da dove provengono, l’inaugurazione del 1903, la rimozione e abbandono della statua dietro l’ospedale, la tentata rottamazione e vendita alla provincia, il ritorno a Cormons e l’ulteriore spostamento. Il libro è un insieme di queste varie storie acquisite dalla consultazione di pergamene, documenti originali, corrispondenze, deliberazioni e fotografie presso vari archivi. Si vuole far conoscere la storia e le vicissitudini della statua di Massimiliano I, una statua, che, dai cormonesi, è stata amata, avversata e riamata.»
Il volume, infatti, ripercorre la lunga vicenda del monumento inaugurato nel 1903, ricostruendone le origini, le motivazioni politiche e culturali, il ruolo dei finanziatori, gli spostamenti successivi e perfino i momenti più critici, come l’abbandono dietro l’ospedale o il tentativo di venderlo alla provincia. Tutto ciò attraverso un vasto apparato di fonti: pergamene, deliberazioni comunali, scambi epistolari, fotografie e documenti recuperati in più archivi, pubblici e privati.
La mostra del 5 dicembre offrirà una selezione di questi materiali, mettendo in evidenza la complessità del rapporto tra la comunità e la statua, definita dalle stesse locandine come «amata, avversata e riamata». L’esposizione racconterà così non solo la storia di un monumento, ma anche l’evoluzione dello sguardo dei cormonesi verso uno dei simboli più discussi e allo stesso tempo più identitari del territorio.
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