Fra Roberto Benvenuto saluta la Marcelliana e Monfalcone. L’invito ai giovani: «Giocatevi la carta della fiducia»

Fra Roberto Benvenuto saluta la Marcelliana e Monfalcone. L’invito ai giovani: «Giocatevi la carta della fiducia»

LA CELEBRAZIONE

Fra Roberto Benvenuto saluta la Marcelliana e Monfalcone. L’invito ai giovani: «Giocatevi la carta della fiducia»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 08 Set 2025
Copertina per Fra Roberto Benvenuto saluta la Marcelliana e Monfalcone. L’invito ai giovani: «Giocatevi la carta della fiducia»

È stato guardiano del Convento per 6 anni e direttore diocesano della Pastorale Sociale e del Lavoro. Il 4 ottobre entra parroco a Madonna di Rosa – Santo Stefano a San Vito al Tagliamento.

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Accoglie i suoi fedeli all’ingresso della chiesa fino a poco prima dell’inizio della sua “ultima” Messa. Fra Roberto Benvenuto saluta Monfalcone e in maniera particolare la comunità parrocchiale del Santuario della Beata Vergine della Marcelliana dove per sei anni è stato il Guardiano del Convento. Sarà parroco a Madonna di Rosa - Santo Stefano a San Vito al Tagliamento, suo paese natale.

È stata Caroline del Gruppo Oratorio Diffuso a “indicare la misura” di quanto è pesato l’operato di fra Roberto in parrocchia. «Un grande regalo – queste le sue parole – un percorso indimenticabile» perché «ci hai fatto ragionare su fede e relazioni». Il religioso ha lavorato su partecipazione e unità in quanto – lui stesso l’ha affermato all’inizio della celebrazione – «la Chiesa è giovane, l’Eucarestia è giovane e bisogna vivere con entusiasmo giovane in Cristo».

Un messaggio quest’ultimo, poi ripreso nell’omelia che il frate ha pronunciato parlando di un Gesù che si sorprende perché «c’è troppa gente che lo segue» e quasi “scoraggia” la sua sequela preoccupandosi per quella «massa» e dei suoi veri interessi. Il celebrante delinea così una connessione con la Pastorale quotidiana della Chiesa invitando a non sottacere le aspre considerazioni che talvolta il Vangelo propone attraverso le sue pagine. Una riflessione sul «realismo di Gesù» che «non è sempre stato inclusivo ma vuole coerenza, mentre oggi viviamo l’ossessione dell’inclusione». Da qui la considerazione sul fatto che spesso le vie dell’uomo non corrispondono a quelle di Gesù che “lancia” «una sorta di guanto di sfida» “giocandosi” – e proponendo ai credenti – tre carte: cuore e passione per amare il Signore; forza e coraggio «per sopportare anche le situazioni di estrema sofferenza in solitudine e totale abbandono» ed infine la rinuncia ai beni «con libertà e leggerezza».

«Gesù gioca duro, non fa sconti – prosegue il celebrante – “imbroglia”. Anche se quelle carte non le abbiamo, lui te le passa perché ciò che è impossibile all’uomo è possibile solo a Dio». Fra Roberto cita anche i due nuovi santi giovani proclamati da Papa Leone XIV, Piergiorgio Frassati e Carlo Acutis «che hanno colto quelle carte, quelle sfide». Un riferimento che gli ha permesso di rispolverare un ricordo di gioventù che ha significato quel «cogliere le prove» verso le quali l’aveva indirizzato il vescovo di Udine, Alfredo Battisti.

E quella carta della fiducia padre Roberto “se la giocherà” anche per il prossimo incarico di parroco. Quanto vissuto alla Marcelliana – dove alla viglia della Festa Patronale sono arrivate più di 200 persone – è stato un saluto che il parroco don Flavio Zanetti ha definito «importante». «Quando è arrivato qui – spiega don Zanetti – gli ho chiesto di seguire i giovani. Un compito non facile, diretto, scontato. Lui l’ha fatto e ci è riuscito. Si vede che “galina vecia fa bon brodo”». Di «straordinario impegno» del sacerdote ha parlato anche il sindaco Luca Fasan che ha sottolineato il valore della «qualità superiore alla quantità» che ha caratterizzato il suo «instancabile impegno pastorale in una realtà complessa e in trasformazione». Il primo cittadino ha poi ricordato che «la comunità ecclesiale della Marcelliana è un punto di riferimento per tutto il territorio» e «sede di legami speciali» alla quale non verranno meno i sentimenti di «vicinanza e disponibilità del Comune».

Va ricordato che Fra Roberto è stato anche direttore diocesano della Pastorale Sociale e del Lavoro e cappellano della Sezione Alpini di Monfalcone e Gorizia. «Ringraziamo Gesù per il tratto di strada percorso insieme – sono le parole di Anna Maria Furfaro, intervenuta a nome della comunità parrocchiale – il tuo impegno e la tua serietà sono indimenticabili. Il tuo impegno sarà sprone nei momenti di fatica». Stimoli e approfondimenti hanno caratterizzato anche le sue omelie, l’impegno nella catechesi e – come già ricordato - nel ruolo di cappellano del Mondo del Lavoro.

Prima della Santa Messa, Fra Roberto ha ricevuto la visita dell’europarlamentare Anna Maria Cisint che ha espresso il suo ringraziamento al sacerdote. «La sua presenza a Monfalcone mancherà profondamente: fra Roberto è stato una guida preziosa, capace di unire la difesa dell’identità cattolica a una costante attenzione verso i giovani e le persone più fragili – scrive Cisint – è un uomo di fede sempre al servizio della collettività, capace di rafforzare il cammino della comunità locale e di interpretare, con la sua sensibilità, i valori cristiani nel contesto monfalconese».

Sabato 4 ottobre, fra Benvenuto farà il suo ingresso solenne a Madonna di Rosa alle 15.30 dove si porta «le tante belle relazioni» e il ricordo indelebile dei “suoi” giovani.

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