il riconoscimento
Adriano Fecchio adottato da Capriva, la comunità raccontata dalle sue immagini

La sua presenza in chiesa non era casuale: gli era stata chiesta per catturare con la sua macchina fotografica alcuni momenti significativi della celebrazione.
Una messa apparentemente ordinaria si è trasformata in un momento di festa a Capriva. Domenica scorsa, la comunità di Capriva del Friuli ha ringraziato Adriano Fecchio, caprivese d'adozione ma originario di Gradisca, che si è trovato al centro di una sorpresa commovente: un gesto che ha reso tangibile l'amore e il riconoscimento della sua comunità. Senza sapere nulla, infatti, è stato invitato a immortalare con la sua fotocamera i momenti dell'eucarestia, senza sapere che avrebbe ricevuto da lì a poco la cittadinanza onoraria, su proposta del sindaco Daniele Sergon.
La sua presenza in chiesa non era casuale: gli era stata chiesta per catturare con la sua macchina fotografica alcuni momenti significativi della celebrazione. Tuttavia, al termine della messa, Fecchio è stato colto di sorpresa quando il primo cittadino ha preso la parola per conferirgli l'onorificenza. Il motivo è stato il suo servizio impareggiabile offerto alla comunità per ben vent'anni, immortalando con le sue foto e i suoi filmati ogni momento saliente della vita locale. Presente anche il vicesindaco di Gradisca, Alessandro Pagotto.
In lui, la comunità ha trovato un erede spirituale dell'indimenticato fotografo Mario Grion, una figura che ha saputo cogliere l'essenza dei momenti e preservarla per le generazioni future. Dopo il momento di commozione e gratitudine, è stato don Maurizio Qualizza a prendere la parola. Ha espresso, a nome di tutti i presenti, il profondo apprezzamento per i numerosi servizi che Adriano ha offerto gratuitamente nel corso degli anni. Servizi non solo richiesti, ma spesso intrapresi spontaneamente dal fotoamatore stesso, mosso dalla consapevolezza che ogni istante, anche il più umile, della vita della comunità merita di essere registrato e tramandato alle generazioni future.
Per esprimere il loro sincero ringraziamento, la comunità parrocchiale ha voluto donare all'amico un gesto simbolico ma ricco di significato: un libro fotografico del Santuario di Lussari. Un omaggio che va ben oltre il suo valore materiale, rappresenta il legame indissolubile tra Adriano e la comunità che ha servito con tanto impegno e dedizione. Questo gesto di gratitudine non è solo un tributo a un uomo e al suo talento, ma anche un riconoscimento dell'importanza della memoria collettiva e del ruolo cruciale che svolgono coloro che la preservano.
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