Ritorna il teatro in carcere a Gorizia, lo spettacolo ricordo di Roveredo

Ritorna il teatro in carcere a Gorizia, lo spettacolo ricordo di Roveredo

se io fossi caino

Ritorna il teatro in carcere a Gorizia, lo spettacolo ricordo di Roveredo

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 25 Giu 2023
Copertina per Ritorna il teatro in carcere a Gorizia, lo spettacolo ricordo di Roveredo

Domani sera l'incontro con lo staff del carcere al Trgovski dom per conoscere la realtà da dentro. Giovedì lo spettacolo dei detenuti.

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Ritorna l’esperienza del teatro in carcere a Gorizia con Fierascena, che per il quarto anno organizza il festival di teatro e arte “Se io fossi Caino”. Un programma che partirà domani, lunedì 26 giugno, con l’unico incontro aperto liberamente al pubblico alle 18.30 in Trgovski dom. Ospite della serata sarà l’intero staff della casa circondariale di via Barzellini, con il titolo “Atti creativi-pensare il carcere oggi e domani”: il pubblico potrà dialogare con chi si occupa della macchina sociale e organizzativa.

Ci saranno così Alberto Quagliotto, direttore della Casa circondariale; Guido Tipaldi, comandate della polizia penitenziaria; Margherita Venturoli, funzionario della professionalità giuridico-pedagogica; Fausta Favotti dell'Ufficio esecuzione penale esterna e Giacomo Coppola, psicologo e psicoteraputa in servizio presso la struttura. “Dopo quattro edizioni - spiega la direttrice artistica dalla kermesse Elisa Menon - abbiamo deciso di passare da un’informazione teorica a una più specifica, proprio sul carcere di Gorizia”.

Un scelta di approfondire fatta anche in vista dei lavori che si faranno con la vicina ex scuola Pitteri e in ottica 2025, perché anche dentro la struttura si fa cultura. “Voglia che lo scambio sia efficace, non un qualcosa di generale” rimarca la direttrice. Altra novità sarà una due giorni di lezioni con sette persone che vengono dal mondo della formazione o del teatro, per insegnare loro come rapportarsi in questo mondo e con chi lo vive: “Sappiamo che c’è un pregiudizio o timore verso i carcerati ed ex ma non giudichiamo”.

L’obiettivo è aiutare le persone ad andare oltre. Così come vuole fare lo spettacolo che sarà al centro della giornata di giovedì. Questa volta, ci saranno i testi di Pino Roveredo: lo scrittore triestino, scomparso lo scorso gennaio, era molto legato alla comunità carceraria essendo stato garante dei diritti dei detenuti nonché lui stesso in carcere. Chi ha preso parte al progetto, quindi, salirà sul palco giovedì alle 16 all’interno di via Barzellini: la regia sarà curata da Elisa Menon, anche lei in scena, insieme a Giulia Possamai e ai detenuti. Iscrizioni sold out.

Ancora qui, venerdì alle 14.30 ci sarà “Cinema contro il muro”: gioco di parole per indicare una proiezione cinematografica aperta ai detenuti e al pubblico esterno. Il film prescelto per l'evento realizzato in collaborazione con il Kinemax di Gorizia è "Il Re di Staten Island", commedia comica e profonda che racconta la storia di un giovane uomo alle prese con il trauma della perdita del padre e con la necessità di crescere e trovare la propria strada. Ridere insieme dunque e riflettere, per superare quello stesso muro sul quale la pellicola viene proiettata e condividere un’esperienza.

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