La situazione
Fossalon, non ancora sciolti i nodi per salvare la primaria: «Scuola, Comune e associazioni si uniscano»

L'associazione Piterpan ha fatto sentire la propria voce e ha invitato la cittadinanza a capire l'importanza del plesso scolastico.
Il nodo sulla possibile chiusura della scuola primaria di Fossalon non sembra ancora sciolto. L’avevamo scritto sulla nostra testata dopo metà aprile scorso: c'è una possibilità concreta che si vada in questa direzione viste le insufficienti iscrizioni alla prima classe per il prossimo anno scolastico 2022/2023. Allo stato attuale dei fatti, i nuovi iscritti alla prima classe a tempo pieno di Fossalon ammonterebbero a dieci e non permetterebbero di formare la nuova classe. Le reazioni al caso non sono mancate. Dai genitori degli aspiranti iscritti agli insegnanti, dai rappresentanti dei genitori alla politica locale, in tanti hanno manifestato la loro contrarietà ad uno scenario del genere che impoverirebbe non solo la piccola frazione ma lo stesso istituto comprensivo Marco Polo di Grado. A scendere in campo sin da subito sulla questione così importante per famiglie e dello stesso mondo della scuola, è stata l’associazione Piterpan di Fossalon che da sempre opera per gli aspetti sociali della comunità e in maniera particolare ha sempre dato sostegno a quella scuola. Andiamo ora ricostruire i vari momenti nei quali è intervenuta l’associazione.
Lo scorso 15 aprile, con alcune mamme e i membri dell'associazione, la presidente di Piterpan Augustina Savian ha richiesto in comune un appuntamento con il sindaco di Grado. Il ricevimento in comune è avvenuto venerdì 22 aprile e in questa sede si è appreso che Grado non è iscritta nell’elenco delle piccole isole. Questo permetterebbe di ricevere una deroga sui numeri necessari a comporre le classi scolastiche. Sembra che questa richiesta fosse avvenuta già nel 2014 ma dimenticata.
La Presidente Augustina Savian poi precisa: “Il Sindaco, ci ha esortato a trovare quelli che lui stesso ha definito ironicamente cinque donatori di sangue, cioè cinque bambini che sacrificandosi come donatori, risolverebbero il problema della formazione della classe che quindi conterebbe 15 iscritti. Siamo invece ben lontani dal capire il grande valore di quella scuola. Chiediamo che ci venga data la possibilità di capire i motivi per cui ci sono state poche iscrizioni. Solo comprendendo i problemi si riesce a risolverli insieme”. E ancora la presidente di Piterpan: “Scuola, comune, associazioni e famiglie devono unirsi. Ricordo che già nel 2015 l’associazione Piterpan si era messa a disposizione della scuola e del comune per risolvere il problema dei tre bambini del paese ai quali era stato tolto lo scuolabus di ritorno perché in minoranza, e questo non permetteva loro di frequentare le medie a Grado. Fossalon insieme a Grado è una comunità. E se c'è un problema, è un problema di tutti. E quello della prima non formata è un grande problema”.
Il 29 aprile scorso sono stati anche ascoltati in comune i genitori dei neoiscritti alle classi prime ma senza raggiungere un risultato. L’associazione Piterpan quindi non ci sta e attraverso un messaggio video che viene divulgato in queste settimane sui social, fa conoscere il peso del valore di questa struttura, cita con puntualità norme relative al caso lanciando infine idee e proposte. “La nostra è scuola di grande valore, meta non solo di Fossalon di Grado nel tempo ma dei territori vicini come Aquileia, Fiumicello o San Canzian. Ci sono attività riguardanti l’orto, cinema, teatro, informatica, inglese, yoga, biodanza, ceramica e tante altre attività hanno reso questa scuola completa nella qualità e numero di progetti a beneficio degli alunni iscritti. Il nostro fiore all’occhiello” spiega in un comunicato l’associazione.
E la lettera del sodalizio prosegue: “La scuola di Fossalon è sempre stato un punto di riferimento importante. Già dagli anni 2014, con le varie deroghe che abbiamo avuto riguardo ai numeri degli iscritti, spesso emergeva la motivazione della piccola isola. Nell’incontro che si abbiamo avuto il 22 aprile scorso, in comune, con il sindaco, con la conferma dell’ufficio cultura, abbiamo appreso che la deroga per la piccola isola è stata chiesta all’epoca, promessa dall’istituzione ma mai riconosciuta ufficialmente. Che cosa vorrebbe dire per noi aver questa deroga? Vorrebbe dire poter avere una classe di 10 alunni a Fossalon e 2 classi di 15 alunni a Grado. Classi con numero di alunni che peraltro avevamo già negli anni indietro. Quindi questo è l’appello che facciamo al nostro sindaco Kovatsch, all’assessore all’istruzione e cultura, la senatrice Raffaella Marin, alla giunta tutta”. Un appello che l’associazione rivolge infine con forza anche al presidente della regione Massimiliano Fedriga, all’assessore regionale Rosolen e all’ufficio scolastico regionale guidato dalla dottoressa Beltrame. Intanto le famiglie attendono dei segnali mentre a maggio inoltrato si corre velocemente verso il termine dell’anno scolastico e le vacanze estive.
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