«I forti odori a Sant'Andrea prodotti oltreconfine», protesta a Vrtojba

«I forti odori a Sant'Andrea prodotti oltreconfine», protesta a Vrtojba

la mobilitazione

«I forti odori a Sant'Andrea prodotti oltreconfine», protesta a Vrtojba

Di T.D. • Pubblicato il 01 Giu 2023
Copertina per «I forti odori a Sant'Andrea prodotti oltreconfine», protesta a Vrtojba

Sabato la protesta transfrontaliera contro l'impianto, nato nel 1965. Avrebbe dovuto chiudere 20 anni fa, la posizione della Civilna Iniciativa.

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Le associazioni ambientaliste di Gorizia e a cavallo del confine tornano a premere sui temi comuni, a partire dall'inquinamento. Il dito è puntato in particolare verso la Cestno podjetje Gorica e la Asfaltna Baza Vrtojba, impianto che produce asfalto ma da cui deriverebbero forti odori denunciati sia dai cittadini sloveni che italiani. Il problema della qualità dell’aria è presente in particolare nel quartiere di Sant’Andrea, dove da più di tre anni i cittadini lamentano molestie olfattive, la cui provenienza, in seguito a un prolungato periodo di monitoraggio, è stata verosimilmente individuata proprio in questo sito.

Legambiente Gorizia e il comitato Eko Štandrež invita quindi la cittadinanza alla manifestazione per la salute e l’ambiente, organizzata dal comitato Civilna Iniciativa Vrtojba, che si svolgerà Vrtojba sabato alle 10 presso Gramozna pot 5-3. Il comitato da anni denuncia e segnala alle autorità competenti le problematiche ambientali causate dall'impianto. Odori molesti, polveri sottili, rumori ed emissioni di sostanze chimiche (individuate tramite analisi di campioni prelevati in situ di aria, acqua e terra, che hanno dimostrato la presenza di importanti quantità di idrocarburi policromatici aromatici.

Si tratta, denunciano gli ambientalisti, di "una classe di sostanze chimiche classificate come cancerogene dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro)" che non conosce confini. Sabato, le associazioni e comitati ambientalisti transfrontalieri parteciperanno quindi alla manifestazione di Civilna Iniciativa in segno di protesta e a favore di un territorio più vivibile e salubre per tutti, soprattutto per le nuove generazioni, i nostri figli e nipoti. La storia dell'impianto, comunque, risale già al 1965.

Quell'anno, a Vrtojba, l’azienda Cestno podjetje Gorica - all'epoca statale - aprì una cava di ghiaia, "per la quale non risulta esistere nessun permesso autorizzativo - denunciano i manifestanti - venne messa in funzione per soddisfare varie necessità al fine di creare nuove infrastrutture per la città di Nova Gorica, all’epoca in via di costruzione. L’azienda inizia a produrre asfalto e per l’alto tasso di polvere e odori prodotti i cittadini chiedono l'installazione di adeguati filtri. Nel 1982 iniziano le prime proteste da parte dei cittadini, quando vengono redatti i primi verbali e documenti per richiedere la bonifica della cava".

Da qui, si prevede la chiusura della ditta per il 2003. Nel 1988, il Comune di Nova Gorica delibera che l'area bonificata sarà destinata ad attività sportive: delibera acquisita anche dal nuovo Comune di Šempeter-Vrtojba, nato negli anni Novanta. "Viste le promesse - rimarcano gli ambientalisti d'oltreconfine -, i cittadini hanno pazientemente aspettato più di 10 anni. A oggi nulla di quanto promesso è stato fatto. I cittadini di Vrtojba e dei comuni limitrofi, anche quelli italiani, continuano a subire la presenza di polveri, odori molesti, rumore ed emissioni di sostanze cancerogene".

"La presenza della Cpg determina inoltre l’aumento di traffico di camion, che trasportano il materiale prodotto. Si tratta di decine di automezzi al giorno, che vanno e vengono dalla ditta, inquinando gran parte della valle dell'Isonzo. Si ritiene che nel XXI secolo in Europa non si meriti di vivere in queste condizioni. Anche tenuto conto che nel 2025 Nova Gorica e Gorizia saranno Capitale europea della cultura, che bell’esempio si dà del rapporto dello Stato con l’ambiente e con i propri cittadini".

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