Forno acceso da 150 anni, Turriaco in festa per Clemente

Forno acceso da 150 anni, Turriaco in festa per Clemente

la storia

Forno acceso da 150 anni, Turriaco in festa per Clemente

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 02 Ott 2023
Copertina per Forno acceso da 150 anni, Turriaco in festa per Clemente

Un compleanno importante che è stato ricordato e festeggiato nel pomeriggio di sabato scorso, nel cortile dell’azienda con clienti e istituzioni.

Condividi
Tempo di lettura

Lo storico Panificio Clemente di Turriaco ha compiuto 150 anni di attività. Un compleanno importante che è stato ricordato e festeggiato nel pomeriggio di sabato scorso nel cortile dell’azienda. Stiamo parlando di ben cinque generazioni di panificatori, un progresso continuo nel tempo dal punto di vista artigianale e tecnologico, di sostenibilità e valorizzazione dei prodotti tradizionali uniti ad uno sguardo ampio sul territorio che si apre ad un sistema che va oltre la dimensione paesana. Tutte queste, possono essere definite le parole chiave e le linee guida che descrivono la vita di questa attività artigiana che fa parte del tessuto economico e commerciale del paese, della Bisiacaria e non solo.

Ad aprire il momento di festa è stato Vittorio Spanghero, che ha tracciato i momenti storici salienti del panificio partendo dalla provenienza e dalle radici del cognome Clemente. Tutto è cominciato nel 1873, con l’apertura del forno da parte di Luigi Clemente – detto Gigi - e sua moglie Teresa Miniussi. Nel 1937, alla morte di Luigi, la gestione del panificio toccò al figlio Giuseppe, per tutti Bepi. Poi, nel 1953, arrivò Claudio che insieme alla moglie Maria – detta Mariucci – dal 1956 sostituì il forno a legna con quello a combustione diretta che passò all’alimentazione tramite nafta pesante a metano nel 1981.

Da Claudio e Maria sono nati Fernando, Caterina e Maurizio che nel 1988 ha rilevato l’attività raccogliendo il testimone del padre Claudio e del suo bisnonno Luigi. Al suo fianco c’è sua moglie Marilina e – dal 2013 – loro figlio, Paolo. Intanto, dal forno alimentato a gas, si è passati ad un forno elettrico di ultima generazione molto performante. Questo ha rappresentato un’evoluzione che ha consentito alla famiglia Clemente di puntare su una produzione ecologica portando il panificio ad “emissioni zero” continuando a fornire il pane e i dolci tipici mantenendo - e talvolta - riscoprendo le ricette dei tempi passati.

“Negli anni – sono le parole dell’erede Paolo – abbiamo sempre cercato di agire mettendo al centro le persone, la passione per il nostro lavoro e la tradizione. Molte delle nostre ricette provengono dalla tradizione contadina e da un’accurata scelta delle materie prime, ma con una continua innovazione dando sempre uno sguardo alle nuove e più moderne tecniche di lavorazione”. Dal 2014 in poi, sono state modernizzate le attrezzature, i Clemente hanno puntato su una produzione più efficiente offrendo il massimo del valore artigianale dei prodotti. Quanto realizzato fino ad oggi, è il risultato della collaborazione di una squadra di dipendenti tutta al femminile. Alla cerimonia, accanto ai titolari c’erano anche le commesse Nadia, Zeljka ed Elena. A Nadia è stato conferita una targa di riconoscimento per i suoi 25 anni di servizio continuo nell’azienda.

A portare il saluto dell’amministrazione comunale e una pergamena per ricordare l’evento, era presente il vicesindaco Nicola Pieri, il quale ha ricordato le difficoltà che si vivono oggi nel “fare impresa” per cui è necessario destreggiarsi al meglio tra burocrazia e costi energetici, difendendosi anche dalla concorrenza dei grandi centri commerciali, continuando a produrre qualità. Ad omaggiare “I Clemente del Pan” è stato anche il vicepresidente della Cassa Rurale Fvg, Roberto Tonca che ha ricordato Luigi come primo socio della Cassa Rurale. “Crediamo insieme al bene della comunità e sostenere realtà come questa ne è la dimostrazione” così Tonca.

Di “passato e futuro che si incrociano nel solco della tradizione” ha parlato il direttore dell’Ascom Paolo Trapani. Non sono mancati i ringraziamenti del presidente della Pro Loco, Paolo Buttignon e della presidente del Circolo Brandl, Elisa Baldo. “Questa famiglia ha fatto fruttificare il proprio talento offrendoci questo prezioso segno di vita che è il pane” ha affermato il vicario parrocchiale don Enzo Fabrissin che ha impartito la benedizione su tutti i presenti. Un gustoso momento conviviale condiviso con amici, clienti e fornitori, ha segnato la conclusione gioiosa della cerimonia.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Video
Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione

×