Il folletto delle brutte figure a Monfalcone, serata dedicata all'Alzheimer

Il folletto delle brutte figure a Monfalcone, serata dedicata all'Alzheimer

a teatro

Il folletto delle brutte figure a Monfalcone, serata dedicata all'Alzheimer

Di Redazione • Pubblicato il 25 Set 2024
Copertina per Il folletto delle brutte figure a Monfalcone, serata dedicata all'Alzheimer

La pièce critica il perbenismo e i grotteschi stereotipi della 'società bene', in regione si contano circa 20mila persone affette da patologie dementigene.

Condividi
Tempo di lettura

Pochi giorni cadeva la giornata mondiale dedicata a questa malattia e l’associazione Alzheimer Isontino, in collaborazione con ARTeatro e il Comune di Monfalcone, organizza uno spettacolo teatrale benefico per sensibilizzare sul tema. Sabato 28 settembre alle 20.30, andrà in scena al Teatro comunale Marlena Bonezzi "Il folletto delle brutte figure" una satira tratta dal libro di Stefano Benni "Il bar sotto il mare", diretta da Andrea Pahor. La pièce critica il perbenismo e i grotteschi stereotipi della "società bene", prendendo di mira coloro che si adattano al successo senza meriti.

L’evento, oltre a sensibilizzare il pubblico sulla malattia, avrà anche un momento istituzionale: la premiazione del vincitore della sesta edizione del Premio di Studio Renzo di Luca, promosso in collaborazione con l’Università di Trieste e il Comune di Staranzano. I fondi raccolti saranno destinati a sostenere le attività dell'associazione Alzheimer Isontino, impegnata nell’assistenza ai malati e alle loro famiglie.

Nel contesto delle giornate dedicate Alzheimer, anche il tema della cura e dell'assistenza agli anziani affetti da patologie dementigene, che coinvolgono circa 20mila persone in Friuli Venezia Giulia, è tornato al centro del dibattito politico. Laura Fasiolo, consigliera regionale del Partito democratico, ha ribadito l’importanza di potenziare i centri diurni e le strutture assistenziali. Secondo la dem, la recente delibera della giunta regionale sui percorsi di cura rappresenta solo una risposta parziale, lasciando ampie aree, come l'Isontino e Gorizia, ancora scoperte.

La sperimentazione della domiciliarità comunitaria, attiva solo in alcune città come Trieste, Sacile e Udine, per l'esponente dei centrosinistra lascia fuori importanti territori, aggravando la pressione sulle famiglie. Inoltre, il piano triennale a sostegno dei caregiver, che spesso sono costretti ad abbandonare il lavoro per prendersi cura dei propri cari, è un primo passo, ma ancora lontano dall’essere sufficiente per garantire una reale inclusione e supporto.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione

×