la protesta
Folla a Ronchi contro il Green pass, 300 persone riempiono parco Excelsior

Protesta in serata e attacchi alle istituzioni, mentre a Gorizia una 65enne urlava di andare davanti al municipio: arrestata.
Si sono dati appuntamento ieri pomeriggio, per protestare contro l'obbligo di Green pass per diverse attività. In contemporanea con diverse altre città, anche a Ronchi dei Legionari e a Gorizia i manifestanti sono scesi in piazza, manifestando contro le misure. In particolare, dalle 18.30 alle 20.30, nel comune della Bisiacaria sono stati in 300 a radunarsi presso il parco Excelsior, partecipando all'evento promosso dall'associazione "Vivere o sopravvivere?" in collaborazione con Alister. Proprio lì vicino, pochi gorni fa una gelateria aveva affisso un cartello in cui precisava che non avrebbe chiesto il Green pass ai clienti.
Non si sono verificati fatti di rilievo per l’ordine e la sicurezza pubblica, confermano dalla questura. "Il Covid è un'influenza - ha esordito Walter Pasini, dell'associazione Alister - nel senso che la sua mortalità vera è più o meno pari a quella dell'influenza". Ha quindi rivelato che "nelle sue email private, l'esperto americano Anthony Fauci ha detto che il 99% delle morti di Covid in Italia sono state inventate". Numerosi altri interventi si sono susseguiti contro le misure, a cui si è aggiunto l'avvocato Giuseppe Turco, che ha posto la ribellione "come ultima istanza all'uomo, che si è spogliato delle vesti di cittadino perché non ne può più".
Si è arrivati a parlare di "strage di stato", come detto dallo psicoterapeuta Marco Bertali, puntando il dito direttamente contro il ministro della salute, Roberto Speranza. Poco prima, alle 17.30, una settantina di persone si sono invece ritrovate al piazzale della Casa rossa, a Gorizia. L'iniziativa era legata al movimento nato online e chiamato “Consenso disinformato": i partecipanti hanno scandito ad alta voce slogan contro l’introduzione della certificaione verde e inneggianti la libertà. Nella circostanza, una donna particolarmente attiva nell’animare la protesta ha invitato i presenti a raggiungere il municipio cittadino, al fine di ottenere maggiore visibilità.
La donna, fermata dagli agenti di polizia presenti, ha quindi rifiutato di fornire le proprie generalità ad una pattuglia della squadra Volante intervenuta sul posto. Successivamente ad un ulteriore richiesta, a cui si sono gli agenti della Digos, la donna - una 65enne residente nel capoluogo già gravata da pregiudizi di polizia - si è opposta nuovamente, mettendo in atto atteggiamenti provocatori e oppositivi e, in un secondo momento, minacciosi e violenti nei confronti degli operatori. Questi l'hanno quindi arrestata, scortandola nei loro uffici per l'identificazione.
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