Folla e barche alla foce dell'Isonzo di Staranzano a Ferragosto, ira di Legambiente

Folla e barche alla foce dell'Isonzo di Staranzano a Ferragosto, ira di Legambiente

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Folla e barche alla foce dell'Isonzo di Staranzano a Ferragosto, ira di Legambiente

Di Redazione • Pubblicato il 23 Ago 2021
Copertina per Folla e barche alla foce dell'Isonzo di Staranzano a Ferragosto, ira di Legambiente

L'associazione critica l'evento ai Caregoni e chiede come sia stato possibile permetterlo. La posizione.

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Non è piaciuta a Legambiente la festa svoltasi a Ferragosto alla foce dell'Isonzo, in comune di Staranzano. "A differenza dei cosiddetti 'Amici dei Caregoni' - commenta l'associazione in una nota - gli amanti della natura non possono esultare". L'area, infatti, è all'interno della Riserva naturale regionale, "dotata di un regolamento tutt'ora in vigore, nonché Sito Natura 2000 con il suo piano di gestione che, seppur in contraddizione in alcuni punti tra di loro, ed in particolare sulla regolamentazione della navigazione e balneazione nell'area protetta, vietate nel primo e liberalizzate nel secondo, pongono però limiti precisi".

"L'Isola dei gabbiani - prosegue il sodalizio - è da entrambi i documenti assolutamente interdetta alla balneazione e navigazione in quanto riserva integrale". Ciò nonostanet, "700 imbarcazioni si sono 'sgranate' lungo i dossi sabbiosi fino a raggiungerla. Certamente avranno rispettato il distanziamento anti-covid, ma non hanno rispettato l'ambiente naturale" accusano gli ambientalisti. Dito puntato non solo dall'uso di fuochi e griglia, nonché sull'abbandono di rifiuti "cosa peraltro accaduta, e che si tratti di giochi per bambini alla deriva non li rende meno pericolosi per l'ambiente" tuona l'associazione.

"Per quanto riguarda le regole, evidenziamo che la misura RE 117 del Piano di gestione pone l'obbligo di verifica di significatività dell'ente gestore per le attività organizzate legate alla fruizione turistica ed agonistica che implicano l'uso di mezzi motorizzati, flusso ingente di persone (raggruppamento superiore alle 200 unità). Dato per acclarato che oramai non si tratta più di un ritrovo spontaneo ma di un evento coordinato e organizzato, che ha richiamato 700 imbarcazioni e tremila persone anche dalla Slovenia, ci chiediamo se questa verifica di significatività sia stata richiesta dagli organizzatori all'organo gestore, e con quale motivazione l'uso dell'area della Riserva, nel caso, sia stato concesso".

Puntualizzano poi che "la misura di gestione attiva GA 122 prevede la 'realizzazione di un campo di boe all'esterno del sito per la frequentazione da diporto nell'area e per evitare il disturbo nelle aree maggiormente sensibili'. Questa, che avrebbe avuto lo scopo di proteggere l'Habitat 1110-Banchi di sabbia a debole copertura di acqua e l'Habitat 1130-Estuari, non è stata evidentemente realizzata, a differenza di quanto accaduto al largo di Marina Nova, dove sono state sistemate delle boe per l'attracco nell'ambito del progetto Interreg Saspas per la protezione e l'implementazione delle praterie di fanerogame marine, cosa che apprezziamo in modo particolare in questi caldi giorni d'agosto".

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