l'esperienza
Capriva con il suo folklore a Schlitz, danze davanti a migliaia di persone

Il gruppo è tornato ieri a casa dall'esperienza al festival in Germania, rinnovata l'amicizia con la vicina città di Lauterbach nata nel 1985.
I colori ma soprattutto le danze di Capriva sono stati ammirati da migliaia di persone, grazie alla partecipazione del Gruppo folkloristico Grion al Schlitzer TrachtenFest di Schlitz, in Germania. La compagine friulana è stata infatti tra i protagonisti del festival biennale organizzato dal Consiglio internazionale delle organizzazioni dei festival del folklore e arti tradizionali (Cioff), che richiama realtà a livello internazionale e tantissimo pubblico. Quest’anno c’erano nove gruppi, tra cui uno dal Messico.
L’unico italiano era proprio il “Michele Grion”, arrivato nel land dell’Assia con 38 persone e il sindaco Daniele Sergon. L’occasione è stata buona anche per rinnovare l’amicizia con il vicino comune gemellato di Lauterbach, la cui amministrazione ha coinvolto gli amici caprivesi nella kermesse popolare. Un rapporto che si rinnova da 1985 grazie all’impegno dei donatori di sangue della locale Fidas e della Croce rossa di Lauterbach. Presenti anche i presidenti che siglarono l’accordo, Benito Tofful e Rolf Deppenmeier.
In entrambi i paesi ci sono una via nominata al paese gemellato. I rapporti tra le due comunità, nati addirittura qualche anno prima grazie proprio a scambi di ospitalità di gruppi folcloristici, è stato forte, saldo e continuativo in questi 38 anni, grazie soprattutto anche alla consuetudine di ospitarsi a vicenda presso famiglie. “Consuetudine che creano quei legami intimi, forti, veri, che durano tutta la vita” ha commentato Sergon. Ancora emozionata dall’esperienza è la presidente del gruppo caprivese, Sabina Capello, soprattutto per l’esibizione sul palco.
“C’era una folla di gente come mai vista prima - racconta - ci hanno detto oltre tremila persone. Vedevamo questa piazza in salita con una marea di persone, abbiamo portato alto l’onore italiano e ne abbiamo sentito l’orgoglio. Il costume ti apre le porte e rende tutti fratelli”. Il rapporto con Lauterbach è stato quindi il valore aggiunto a un’esperienza già ricca di sua, che ha visto il gruppo partire il 7 luglio e tornare ieri. “È stata un’emozione che non si può nemmeno descrivere - rimarca - è stato importante soprattutto per i più giovani”.
Un insegnamento, quello verso le generazioni più giovani, su “quanto è importante poter condividere l’amore per il folklore con persone di tutto il mondo”. Le “contaminazioni” internazionali non sono infatti mancate, con realtà arrivate dal resto della Germania, Croazia, Slovenia, Scozia, Romania e Olanda, oltre al già citato Messico. È stato possibile anche far conoscere le eccellenze friulane, con un banchetto che offriva i vini della cantine che hanno sostenuto la trasferta: Budignac, Orzan, Roncus e Castello di Spessa.
La celebre canzone popolare “Chiste je Caprive" ha risuonato anche nel municipio di Lauterbach, durante il saluto di benvenuto del locale vicesindaco. Capello, in quell’occasione, ha ringraziato Sergon per il supporto e sottolineato l'importanza di avere portato con il gruppo ben una decina di giovani, ai quali è stato fatto vivere l'emozione e il rispetto dei legami di istituzionali di amicizia europea, e con il gruppo folcloristico l'emozione di esibirsi davanti così tante persone, portando così in alto la tradizione e identità friulana.
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