ENERGIA E TERRITORIO
Fogliano Redipuglia, ecco il progetto per un impianto elettrochimico di accumulo energetico da 99 MW
La milanese Eco Storage 4 avvia l’iter autorizzativo per il progetto «S. Elia», su 2,8 ettari accanto alla linea Udine-Redipuglia. Presentazione pubblica il 19 novembre alle 14 nella sala parrocchiale. Possibile avvio dei lavori nel 2027.
Si tratterà di un impianto di accumulo energetico da 99MW: è il progetto per il quale la milanese Eco Storage 4 ha avviato il procedimento di Autorizzazione Unica alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, volto all’approvazione dell’intera procedura di opera di pubblica utilità. Il progetto si chiama “Sistema di accumulo elettrochimico «S. Elia» della potenza nominale di 99MW” e sarà localizzato nel Comune di Fogliano Redipuglia ai sensi del decreto legislativo 25 novembre 2024, numero 190.
La progettualità sarà presentata il 19 novembre 2025 alle 14 dalla società proponente che presenterà alla cittadinanza e ai portatori d’interesse diffusi sul territorio all’interno della sala parrocchiale di Fogliano Redipuglia. L’impianto sarà posizionato su 2,8 ettari di terreno in territorio comunale vicino a quelli che sono due esistenti stazioni elettriche, ovvero quella di Terna della linea Udine-Redipuglia, e dell’impianto fotovoltaico in Comune di San Pier d’Isonzo, entrambi ai piedi proprio del Colle che dà il nome al progetto.
«Si tratta di impianti a batteria che consentono l’adeguatezza e la regolazione della tensione e di mettere insieme varie impianti di fonti rinnovabili. Sarà collegato alla stazione di Terna ed entrerà in funzione ogni qualvolta sarà richiesto dal sistema elettrico nazionale», precisa Danilo Simoncelli, Project Developer di Econergy Group, società quotata che gestisce la Eco Storage 4. «Questo tipo di impianti viene attivato in caso di guasti a impianti di produzione elettrica o in base a necessità varie», prosegue Simoncelli.
Volendo dare delle tempistiche di realizzazione, nel caso l’intero processo autorizzativo dovesse essere portato a termine nei tempi previsti, l’impianto potrebbe già essere realizzato nella seconda parte del 2027. Va detto, anche, che, autorizzazioni alla mano, la società proponente dovrà poi reperire i fondi necessari alla realizzazione fisica dell’impianto stesso: come spesa si tratta di «decine di milioni di euro» che potranno essere reperiti grazie ad appositi finanziamenti e a portatori di interesse.
Per la società proponente, che ha sede a Milano, non si tratta del primo impianto di questo genere – ne ha già realizzato uno che è in funzione in Inghilterra, mentre sempre su terreno Inglese è in corso di progettazione un secondo – ma è il primo in Italia.
Foto di Fabio Bergamasco del Monte S. Elia
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