le celebrazioni
Fiori sui monumenti dedicati alla Shoah, politica unita nel ricordo a Cormons

Ieri la deposizione di fiore presso i due monumenti nella cittadina, momenti condivisi dall'amministrazione con la minoranza. I pensieri espressi.
«La storia della deportazione e dei campi di concentramento non può essere separata dalla storia delle tirannidi fasciste in Europa: ne rappresenta il fondamento condotto all’estremo, oltre ogni limite della legge morale che è incisa nella coscienza umana». Con le parole di Primo Levi, sopravvissuto all’inferno di Aushwitz, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha aperto il suo discorso tradizionale presso la Camera dei Deputati in occasione della Giornata della Memoria. Parole, le sue, che sono state citate anche a Cormons.
Nella giornata di ieri, si è tenuta la commemorazione delle vittime della Shoah nell’ormai consolidata modalità, una prima parte presso la stele “Potrebbe succedere ancora” dello slargo di via Cumano, una seconda presso la pietra d’inciampo in memoria di Giuseppe Pincherle di via San Giovanni 12. Presenti all’appello molti consiglieri comunali, sia maggioranza che opposizione, oltre che i rappresentanti delle forze dell’ordine e degli Alpini.
«Oggi è un giornata di ricordo per tutte le vittime dell’Olocausto e di monito per il futuro – ha esordito il sindaco Roberto Felcaro, poco dopo l’apposizione della corona di fiori presso la stele – Purtroppo l’uomo tende ad essere ripetitivo e quello che sta succedendo in giro per il mondo ne è una prova. Da parte nostra, nel nostro piccolo ma significativo momento, vogliamo rimarcare di quanto siano importanti la libertà e i diritti civili e politici, e, fermamente, condanniamo totalmente la guerra ed ogni forma di sopruso».
La manifestazione, poi, si è spostata in via San Giovanni, dove l’assessore Fazi ha depositato un mazzo di fiori presso la pietra d’inciampo in onore di Pincherle. «Vorrei ricordare le parole di Sergio Mattarella che ha sottolineato, come il primo cittadino precedentemente, molti aspetti importanti, come il fare tesoro della memoria storica che, purtroppo, abbiamo vissuto – ha detto la consigliere di minoranza di Uniti per Cormons, Lucia Toros – è fondamentale il rispetto per il ricordo e, come ha splendidamente evidenziato il capo dello Stato, ci auguriamo che questo sia da monito per il futuro affinché non accada mai più nulla del genere».
A conclusione della commemorazione ha preso la parola anche il consigliere di Azione Repubblicana Giuseppe Esposito, che si è unito agli interventi precedenti, aggiungendo: «Venendo ai giorni nostri. dobbiamo anche ribadire con forza il diritto del popolo d’Israele di vivere in pace, nei limiti assegnati non da un atto di violenza ma da precisi trattati internazionali. Dalla fondazione si sono perpetrate vicende drammatiche che ancora oggi stiamo vivendo: dobbiamo ribadire che non è possibile equiparare le vicende dell’Olocausto con quelle odierne e sottolineare, ancora un volta, il diritto di un popolo di vivere entro i propri confini».
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