le richieste
I timori Pd su robot Fincantieri a Monfalcone, Usb denuncia i salari
_6400ab897eb85.jpeg)
I candidati dem della circoscrizione spingono sulla formazione, la denuncia dell'Usb sulle paghe nell'indotto del cantiere.
Il futuro occupazione in Fincantieri, in particolare nello stabilimento di Monfalcone, desta la preoccupazione del Partito democratico. I cinque candidati alle regionali nella circoscrizione di Gorizia, infatti, chiede che le novità annunciate dall'amministratore delegato Pierroberto Folgiero con l’introduzione dei primi robot-saldatori, non si traducano "in licenziamenti ma in una trasformazione del ciclo produttivo volto a promuovere il lavoro ad alto valore aggiunto, valorizzando le skills presenti in azienda o da reperire sul mercato".
Lo auspicano Diego Moretti, Davide Furlan, Laura Fasiolo, Lucia Giurissa e Fabio Vizintin. L'annuncio da parte del colosso della cantieristica è stato dato all’assemblea di Confindustria Alto Adriatico a Trieste, rimarcando l'obiettivo di modernizzare il ciclo industriale. Mentre sarà necessario reperire nuove figure professionali altamente specializzate, giovani con competenze digitali, i dem chiedono che siano "pensati adeguati percorsi formativi: a questo proposito appare immediato il collegamento con la proposta del Pd di istituire un Its post-diploma sul territorio isontino".
Appello anche per prevedere in provincia un centro di ricerca, "in grado di fungere da volano per l’università e le imprese. Ci auguriamo vivamente che proprio l’investimento in lavoro altamente qualificato preannunciato da Fincantieri veda nei prossimi anni Monfalcone protagonista, con giovani che, dopo aver terminato il ciclo di studi, possano rimanere sul nostro territorio e trovare uno sbocco lavorativo qualificato e una prospettiva di vita" conclude la nota congiunta dei cinque candidati all'assise di piazza Oberdan.
Sempre su Fincantieri, interviene anche l'Unione sindacale di base (Usb) ma guardano alle recenti indagini sulla gestione delle buste paga di quasi duemila lavoratori dell’indotto. "Per esperienza diretta - attacca il coordiantore Alessandro Perrone -, purtroppo, non stentiamo a credere che le aziende dell’appalto e subappalto, le quali da decenni ormai svolgono un ruolo decisivo nella produzione navale, rispondono alle sfide della competitività risparmiando in modo illecito sugli stipendi di una parte dei propri dipendenti perlopiù di origine straniera".
La sigla denuncia anche il "largo uso della 'paga globale' extracontrattuale, la quale oltre a registrare dati sostanzialmente fittizi, nella quasi totalità dei casi si attesta su un minimo retributivo orario largamente al di sotto dei 9 euro. Fincantieri – che naturalmente si dice all’oscuro di tutto e si dichiara 'parte lesa' - nel 2022 ha segnato un utile complessivo di 7 miliardi e mezzo di euro, di cui 4 miliardi sul conto del settore delle navi da crociera, e allo stato ha un portafoglio di almeno 28 nuove navi da costruire di cui la maggior parte in Italia".
"Il colosso navalmeccanico italiano - prosegue la nota - negli ultimi trent’anni ha modellato a suo piacimento il comparto degli appalti, stabilendo un rigido schema industriale orientato al massimo ribasso delle commesse e a ritmi di consegna proibitivi, moltiplicando anche i rischi per la sicurezza e la salute degli addetti. Ha quindi una responsabilità diretta sul metodo di gestione del personale delle imprese dell’indotto, considerato che i fatti emersi dall’indagine in corso, accadono appunto negli stabilimenti di sua proprietà e sono stati più volte denunciati dai lavoratori interessati".
Perrone quindi denuncia come i protocolli di legalità sottoscritti in questi anni "sono accordi di cui l’inconsistenza pratica è in queste ore quanto mai evidente. Per Usb il primo fondamentale antidoto al ricatto occupazionale è l’unificazione delle coperture contrattuali di tutte le maestranze che operano nella produzione cantieristica, oltre alla definizione per legge di una salario minimo di almeno 10 euro all’ora che portino verso l’alto la qualità delle condizioni di lavoro di tutti".
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) +39 328 663 0311.

Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
