File infinite tra Vipava e Fernetti, autotrasportatori esasperati: interventi su entrambi i fronti del confine

File infinite tra Vipava e Fernetti, autotrasportatori esasperati: interventi su entrambi i fronti del confine.

Traffico in tilt

File infinite tra Vipava e Fernetti, autotrasportatori esasperati: interventi su entrambi i fronti del confine.

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 01 Set 2025
Copertina per File infinite tra Vipava e Fernetti, autotrasportatori esasperati: interventi su entrambi i fronti del confine.

Dars annuncia una corsia riservata ai camion per alleggerire la Primorska, mentre a Trieste il prefetto Petronzi promette lavori rapidi a Fernetti. Autostrade Alto Adriatico accelera al Lisert con un passaggio esclusivo per i mezzi dotati di telepedaggio. Categorie ancora scettiche.

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La tensione cresce tra le associazioni degli autotrasportatori, che parlano di una situazione ormai insostenibile lungo l’autostrada del Litorale. La chiusura completa del tratto della superstrada Vipava tra Nanos e Razdrto, unita al rafforzamento dei controlli di frontiera sul lato italiano, ha di fatto ingolfato il valico di Fernetti, trasformandolo in un imbuto per il traffico pesante diretto in Italia. Le conseguenze sono code quotidiane che si allungano fino allo svincolo di Gabrk, con tempi di percorrenza sempre più lunghi. Le categorie denunciano che, nonostante le assicurazioni fornite in passato dalle autorità competenti circa un coordinamento con l’Italia, «sul campo non si è visto alcun miglioramento». La frustrazione è stata espressa apertamente mercoledì a Trieste, dove una cinquantina di rappresentanti istituzionali e di settore si è riunita in Prefettura per discutere dell’emergenza.

Il prefetto Giuseppe Petronzi ha annunciato l’avvio imminente di lavori di sistemazione della carreggiata in prossimità del confine. L’intervento, che dovrebbe partire la prossima settimana, servirà a ricavare una corsia supplementare dedicata ai controlli, con l’obiettivo dichiarato di aumentare la fluidità dei transiti. «I lavori termineranno in poche settimane», ha assicurato Petronzi, che ha però respinto le accuse provenienti da Lubiana, secondo cui la responsabilità principale dei disagi sarebbe da attribuire ai controlli disposti dall’Italia. Nonostante le garanzie, le categorie restano diffidenti: «Dalle esperienze passate non ci attendiamo molto», ha commentato Peter Pišek, presidente della sezione trasporti della Camera dell’Artigianato e dell’Imprenditoria.

Nel frattempo, sul versante sloveno, anche Dars ha presentato una contromisura per alleviare la congestione. Nella base di Vipava si è svolto l’altro ieri un incontro tra la direzione della società autostradale, rappresentanti delle comunità locali, ministero delle Infrastrutture, servizi di emergenza e associazioni degli autotrasportatori. Qui il direttore Andrej Ribič ha illustrato un piano che prevede la realizzazione di una corsia riservata esclusivamente ai camion in direzione Nova Gorica, lungo il collegamento da Postumia e Razdrto.

Nei primi due giorni, ritenuti i più problematici, i mezzi pesanti saranno temporaneamente trattenuti sul territorio sloveno, in attesa che la nuova organizzazione della carreggiata entri in funzione. Le auto dei residenti, invece, utilizzeranno la viabilità locale, mentre il traffico in direzione opposta sarà instradato su percorsi alternativi, sfruttando un tratto autostradale solitamente riservato al flusso proveniente da Fernetti. Secondo Ribič, la soluzione garantirà anche il passaggio sicuro a vigili del fuoco, ambulanze e polizia stradale. Un approccio definito positivo dal direttore dell’Associazione trasporti presso la Camera di commercio slovena, Robert Sever, che ha sottolineato come «ora i mezzi pesanti dispongano di tre differenti vie per entrare in Italia: attraverso Rebrnice, via Fernetti o passando per Škofije. Una possibilità di distribuire meglio il traffico, soprattutto nei giorni di maggiore afflusso». Se però le nuove misure non dovessero produrre benefici tangibili, Sever ha avvertito che sarà necessario rivedere le strategie già nelle prossime settimane.

Un contributo alla riduzione dei disagi arriva anche da Autostrade Alto Adriatico, che ha annunciato interventi mirati per agevolare i flussi lungo l’asse italiano. Alla barriera del Lisert, una pista mista è stata riconvertita in corsia esclusiva per i mezzi dotati di telepedaggio, permettendo di incrementare la capacità di smaltimento di circa 150 camion all’ora nelle ore di punta. Secondo i dati diffusi dalla società, questo ha già consentito di contenere i tempi medi di percorrenza a circa 12 minuti per superare 5 chilometri di rallentamenti. Tra soluzioni temporanee, lavori di adeguamento e deviazioni obbligatorie, il quadro resta comunque complesso. E mentre istituzioni e società autostradali promettono un miglioramento della viabilità, gli autotrasportatori continuano a chiedere risposte concrete, denunciando che la rete transfrontaliera non è più in grado di sostenere i volumi di traffico che attraversano la regione ogni giorno.

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